Trama
Per non perdere il sussidio della sua federazione, un allenatore mette in piedi una squadra di basket composta da falsi disabili mentali per prendere parte ai giochi paralimpici di Sidney del 2000.
Approfondimento
TRUFFA PER LA VITTORIA: RIDERE CON I DISABILI
Diretto da Vianney Lebasque e sceneggiato dallo stesso con Frank Bellocq e Victor Rodenbach, Truffa per la vittoria racconta la storia di Martin, l'allenatore di una squadra di pallacanestro composta da disabili mentali che si ritrova con le spalle al muro. In vista della partecipazione alle Paralimpiadi di Sydney, Martin viene deluso dai suoi migliori giocatori e, rifiutandosi di perdere le sovvenzioni alla sua federazione, si ritrova a mettere in piedi un imbroglio pur di partecipare alla competizione internazionale. Inserisce così all'interno della sua squadra dei giocatori falsi disabili, tra cui Stan e Pippo, due nullafacenti trentenni. Neppure Julia, la psicologa della federazione, si accorge dell'inganno e la squadra vola dritta per Sydney, dove Martin non immagina nemmeno di quale esplosivo mix sia l'artefice.
Con la direzione della fotografia di Martin De Chabaneix, le scenografie di Alain Delgrange, i costumi di Marion Moulès e Matthieu Camblor, e le musiche originali composte da Audrey Ismaël e Bastien Burger, Truffa per la vittoria viene così raccontato dal regista: "Anche il mio film precedente, Les petits princes, era ambientato nel mondo dello sport. Questa volta, però, al di là del contesto, mi interessava parlare di disabilità. Ho imparato molto dai disabili quando sono stato presidente di un piccolo festival di cortometraggi sulla disabilità. I miei genitori, poi, per circa vent'anni hanno gestito una casa per le vacanze per i bambini e sovente capitava che arrivasse anche qualche bambino disabile. Per concentrarmi sull'argomento, ho voluto prendere spunto da una storia vera. Lo sfondo di Truffa per la vittoria è una vicenda accaduta realmente ai Giochi Paralimpici di Sydney del 2000 quando si scoprì che, all'interno della formazione spagnola di basket per disabili mentali, ben dieci giocatori non soffrivano di nessun tipo di handicap. In finale, gli spagnoli incontrarono i russi e nacquero allora i primi sospetti. Nessuno però fece scoppiare lo scandalo: era già difficile promuovere lo sport per disabili e uno scandalo di quella portata avrebbe sicuramente gettato cattiva luce su tutta la manifestazione. Era la prima volta che tutti gli atleti disabili si riunivano nello stesso villaggio olimpico degli atleti sani".
"Al di là del suo aspetto disonesto e cinico, da quella vicenda ho voluto prendere solo alcuni aspetti", ha proseguito Lebasque. "In primo luogo, quello che successe sottolinea come non sia facile categorizzare le persone. La sottile linea che separa disabili e sani si è quasi del tutto annullata e le relazioni umane che si sono stabilite negli spogliatoi hanno vinto ogni limite. In Truffa per la vittoria, Stan e il suo amico Pippo, due perdenti per eccellenza, scopriranno grazie ai loro compagni di squadra il più grande dei valori: la tolleranza. Ho voluto anche che i toni fossero quelli della commedia per poter raggiungere un pubblico ancora più vasto e, fondamentalmente, giovane. Durante le riprese, il mio motto è stato solo uno: ridere con i disabili e non ridere dei disabili".
Il cast
A dirigere Truffa per la vittoria è Vianney Lebasque, regista, sceneggiatore e produttore francese. Studente di montaggio alla Scuola superiore di Realizzazione di Audiovisivi (la ESRA) di Parigi, dopo la formazione Lebasque ha cominciato a girare cortometraggi negli anni Duemila ottenendo anche un discreto successo… Vedi tutto
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