Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
VOTO : 5+.
A tutto c’è un limite, così anche un buon grado d’azione non può nascondere, almeno a livello accettabile, difetti di varia natura che sono spesso davvero evidenti, per non dire invadenti.
Il presidente degli Stati Uniti (Harrison Ford) è soddisfatto per la cattura di un pericoloso terrorista, ma quando si ritrova in viaggio, con famiglia al seguito, sull’air force one, l’aereo viene dirottato da un gruppo di terroristi fedeli all’arrestato.
Si dimostrerà assai più atletico di un Bush qualunque (che avrà senza dubbio apprezzato la performance presidenziale) sfidando tutto e tutti.
Un luogo chiuso, e purtroppo non si parla di un sommergibile (con Petersen regista è ovvio il paragone), non aiuta sicuramente l’evolversi dell’azione che comunque rimane l’unico fattore apprezzabile, anche se solo in parte, di tutta la pellicola.
Purtroppo la storia è quasi completamente irricevibile, il presidente non solo se la cava, ma assomiglia assai di più ad un vero supereroe in grado di fare qualunque cosa, manco fosse il marines più addestrato del mondo (che comunque dubito possa riuscire in tutto così bene).
Così si scade ripetutamente nel ridicolo involontario rendendo la vita dura anche allo spettatore più predisposto (che poi sarei io nella circostanza).
Peccato, perché nonostante la non facile ambientazione il ritmo e l’azione non mancano, in più il cast era il meglio a disposizione (Ford non si rinnega mai, Oldman non si rinnega mai, e Glen Close non si discute così tanto per fare), ma purtroppo la storia sfora senza cognizione di causa e in più circostanze.
Insomma “Air force one” è un blockbuster dai piedi d’argilla, se vogliamo anche divertente nel suo intransigente incedere, ma congeniato in maniera scriteriata.
Dollari buttati via, ma gli americani (non avevo dubbi, anzi sarebbe un film perfetto per quanto successo dopo il 1997), hanno apprezzato e ripagato allla grande.
Sob.
VOTO : 5+. Tiene un buon ritmo, ma è anche sovraccarico e troppi frangenti sono difficili da digerire a cuor leggero.
VOTO : 5,5. Il personaggio è il suo, purtroppo in troppe situazioni finisce con l'essere ridicolo, non certo solo per colpa sua, ma tant'è che il ruolo lo ha accettato lui.
VOTO : 6. Recita col pilota automatico e si porta a casa un bel cachet.
VOTO : 6. Sprecata, ma comunque fornisce il suo contributo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta