Trama
La detective Erin Bell si infiltra sotto copertura in una tra le più pericolose gang della California. Durante un colpo, qualcosa va storto e la copertura di Erin viene compromessa. Sedici anni dopo il capo della gang, Silas, dà nuovi segni della sua presenza. E questa volta Erin deve fermarlo, per pareggiare i conti con il passato e proteggere la sua famiglia.
Approfondimento
DESTROYER: LE COLPE DEL PASSATO
Diretto da Karyn Kusama e sceneggiato da Phil Hay e Matt Manfredi, Destroyer racconta la storia di Erin Bell, una detective del dipartimento di Los Angeles che viene spinta dalle circostanze a rimettersi sulle tracce del pericoloso assassino Silas, il leader di una gang la cui cattura le permetterebbe di fare per sempre pace con il suo tormentato passato.
La ricerca di Silas porta Erin a muoversi nel sottobosco criminale della città e a ritrovare alcuni membri della stessa banda criminale in cui un tempo era entrata sotto copertura, un incarico che si concluse in maniera disastrosa e che ha avuto pesanti ripercussioni sia psicologiche sia fisiche sulla sua stessa vita. Uno dopo l'altro, Erin rintraccia gli ex compagni di Silas, tra cui Petra, ex amante del capo.
Durante la sua ossessiva ricerca, Erin è sopraffatta dai ricordi dei giorni passati nella banda e dal suo coinvolgimento in una rapina in banca, conclusasi tragicamente. In particolar modo, particolarmente sofferti sono i ricordi legati a Chris, l'agente dell'Fbi suo partner con cui ha anche avuto una breve ma significativa relazione sentimentale.
Non è però solo il passato a dare problemi alla detective: il suo legame con la ribelle figlia sedicenne Shelby non è dei migliori e i suoi tentativi per avvicinarsi a lei le si ritorcono contro, finendo per esacerbare la sua solitudine. Man mano che si avvicina alla meta, Erin dovrà fare i conti con le proprie colpe prima di poter nutrire qualche speranza di riscatto e redenzione.
Con la direzione della fotografia di Julie Kirkwood, le scenografie di Kay Lee, i costumi di Audrey Fisher e le musiche di Theodore Shapiro, Destroyer è un thriller che viene così raccontato dalla regista: "Il fulcro di Destroyer concerne sul come affrontare i propri errori e prendersi coraggiosamente la responsabilità delle proprie azioni. Con elementi da film giallo e poliziesco, Destroyer getta lo sguardo sul mondo psicologico ferito ma ancora in grado di combattere di una detective di nome Erin Bell. La malavita criminale su cui indaga, insieme a una struttura narrativa che prepara al colpo di scena, richiama film come Heat - La sfida o I soliti sospetti, ma l'approfondimento psicologico del film permette paragoni con titoli come Taxi Driver, Il profeta o Lo sciacallo. La sua modernità però consiste nell'avere una protagonista donna.
L'estetica del film riflette il mondo di estremi di cui racconta: da un lato vi è la soleggiata città dei sogni e dall'altro lato la nebbia del sottobosco criminale. Sebbene si muova in due epoche differenti, Destroyer offre l'immagine di una Los Angeles particolarmente contemporanea, popolata da avvocati corrotti, truffatori di poco conto, spacciatori di armi, predicatori, laboriosi operai della classe media e carismatici ciarlatani. La vasta città, collegata da sistemi autostradali tentacolari e costellata di quartieri tra loro molto diversi, è lo specchio dell'animo tormentato di Erin Bell, che necessita di andare oltre i segreti, le bugie e le apparenze.
In Destroyer si assiste alla lotta contro i principali "distruttori" dell'uomo: denaro, avidità, fame... ma si rivela anche quanto insidiose siano la memoria, la negazione e l'inesorabile scorrere del tempo. Mentre gli impulsi distruttivi della società sembrano oramai aver raggiunto un picco apocalittico, è ancora la volontà specifica di una persona di sabotare se stessa a richiamare attenzione e a risultare per me avvincente da esplorare. Nel testimoniare l'autodistruzione di Erin Bell, siamo costretti ad affrontare i nostri personali "fattori di distruzione".
Seppur paghi un prezzo troppo alto, Erin troverà redenzione: lo spettatore sperimenta passo dopo passo la spirale di rimpianti e vergogna di cui è fatto il suo passato ma assise anche al viaggio eroico di un personaggio moralmente complesso, di una donna che alla fine decide di correggere uno sbaglio a ogni costo".
Il cast
A dirigere Destroyer è Karyn Kusama, regista, sceneggiatrice e produttrice statunitense. Nata nel 1968 a New York, è particolarmente nota per aver diretto nel 2015 il thriller psicologico The Invitation, che ha ottenuto recensioni entusiastiche al SXSW Festival e ha vinto il Gran premio al Festival di Sitges. Nel… Vedi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Nicole Kidman, attrice sopravvalutata, qui persino in versione imbruttita, che gioca a fare De Niro... anche no, grazie. Mezzo punto in più per aver messo in colonna sonora Kyuss e Sleep, cosa che non capita spesso.
commento di moviemanNicole Kidman in versione Monster (nel senso di Charlize Theron): la vita gli ha rifilato un brutto tiro ed i sensi di colpa non la lasciano in pace. Film ellittico e cupo dove le angosce si risolvono nel movimento da fermo di una storia soltanto evocata e nel fuori campo allarmante di un tonfo confuso.
commento di maurizio73