Regia di Natalya Nilova, Vasiliy Rovenskiy vedi scheda film
"Dagli autori di Madagascar" recita lo slogan sul poster. Fico penso io prima di accomodarmi. Mi farò quattro risate! La mia mandibola, in effetti, è chiamata ad un frenetico susseguirsi di movimenti sussultori. Ma non è quello che immaginavo. Qualche schiamazzo mi desta, di tanto in tanto ma è, straordinariamente, poco per la quantità di bambini in sala. Il mio ditone opponibile scivola sull'app del database. Wow! È proprio vero. Il film l'ha sceneggiato un pinguino di Madagascar. Direi Soldato! Non di certo lo scienziato Kowalski, a vedere il risultato. Forse un'acqua di cocco fermentata più del dovuto gli ha dato alla testa durante il lavoro. Billy Frolick, invece, si sarà fatto un goccetto per dimenticare la valanga di "no" piovuti da Dreamworks. Ma la gran bevuta l'avrà fatta di certo in Russia. Una bottiglia di vodka per festeggiare il contratto con i nuovi rampanti studi d'animazione locali. Rampanti si ma di bocca buona. Il pinguino Billy Frolick ricicla tutto il possibile fino ad arrivare ai limiti del plagio. Il panda adulto, in realtà, è il Guerriero Dragone. Stesse smorfie. La cicogna sfigata l'ha mandata Walt Disney per far naufragare la pellicola. Il peggio del citazionismo coinvolge quel poco di tradizione russa formatasi in dieci anni di animazione nazionale. C'è poco da copiare ma Frolick ce la mette tutta e ci riesce. Ci sono un orso scontroso, che sta nella sua bella casina con tutte le sue arnie, e un insopportabile coniglio che gli distrugge la produzione di miele causando l'ira di uno sciame di api incazzate. Vi ricorda qualcosa? Mancano solo le carote ed una bambina bionda di rosa vestita.
L'orso e lo sciagurato coniglio si mettono in viaggio per restituire al padre di Po, il padre padre, non il padre anatra, il frugoletto che il pennuto, addestrato dalla concorrenza, ha lascito cadere nel giardino dell'orso. Durante il viaggio i due protagonisti si imbattono in altri animali ancor più dementi ma abbastanza cialtroni da saper intrattenere il figlio di Po: un lupo pauroso dal bosco di Masha, una tigre filosofa dal tempio di Shifu, una serpe diabolica dalla foresta di Mowgli ed infine un pellicano chiacchierone. Ma perché mai sto pellicano logorroico? Tradisce elementi di originalità che nell'insieme stonano parecchio. Naturalmente dopo varie incomprensioni riescono a riportare il batuffoletto, che intanto ha imparato a camminare e parlare, dai neo genitori. E toh! L'orso Putin ed il coniglio Erdogan diventano addirittura amici. Non avrei mai detto. Tutto già visto. Troppo poco per soddisfare gli adulti e troppo poco perché i bimbi chiedano di vederlo di nuovo.
Cinema Teatro Santo Spirito - Ferrara
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