Regia di Cristian De Mattheis vedi scheda film
Un ragazzo russo, Vladimir, si reca a Verona in cerca del padre; giunto in Italia fa due fondamentali incontri: la bella Veronica e i tre tenori de Il volo, che riconoscono le sue doti canore e gli danno una chance per esibirsi.
Musicarello, Italia 2018: il rientro in grande stile sui nostri schermi di un genere ormai sepolto da quasi mezzo secolo avviene così, all’improvviso, con un’intuizione non scontata che non riesce però a ridare sufficiente lustro allo scanzonato genere che fu. Le premesse ci sarebbero tutte: il fenomeno musicale del momento (i tre tenori de Il volo), una storia romantica che gira attorno alle sette note e una dimensione popolare che rende il prodotto appetibile a sostanzialmente qualunque palato (eccettuati quelli più snob, si capisce). Eppure il film non impressiona più di tanto e le sequenze cantate sono forse quelle meglio riuscite; il tono drammatico che la vicenda assume è poi nettamente più figlio dei suoi tempi che di quelli degli spensierati anni Sessanta. Ma ovviamente tutto andrà a risolversi per il meglio, come è tradizione che sia. Nel cast non ci sono nomi di grandissima rilevanza, ma nemmeno elementi dannosi in modo particolare: Giuseppe Maggio, Francesca Loy, Eleonora Brown, Franco Castellano, Daniela Giordano, Riccardo Polizzy Carbonelli sono impiegati nei ruoli principali. Sceneggiatura del regista Cristian De Mattheis, alla sua prima esperienza cinematografica dopo un paio di lavori televisivi. 3/10.
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