Regia di Edoardo Mulargia vedi scheda film
La grossa somma vinta da Cjamango in una partita a poker fa gola a ben due bande rivali di fuorilegge. Inoltre Cjamango non deve solo difendersi dagli attacchi dei banditi, ma deve anche proteggere il piccolo trovatello messicano Manuel.
Sebbene Imdb.com (solitamente parecchio attendibile) lo annoveri, non accreditato, anche nel cast di Boccaccio '70 (1962), per Giusva Fioravanti - futuro interprete di dignitoso rilievo, nonchè terrorista stragista - questo è l'esordio 'ufficiale', ad appena nove anni, nel cinema. In effetti di altre curiosità attorno a questa pellicola dozzinale e dichiaratamente alimentare non ce ne sono: è la quarta regia di Mulargia, sardo che all'epoca trovò la propria strada nello spaghetti western licenziando a raffica una serie di pellicole di nessuno spessore e ancor meno idee. Anche qui fra interpreti scadenti, scene e costumi grossolani, ritmo sonnolento e una sceneggiatura (firmata da Vincenzo Musolino) non proprio eccellente per fantasia, è difficile puntare il dito contro l'elemento maggiormente negativo del prodotto; particolare quantomeno è l'idea di far morire un personaggio centrale, e per di più femminile, così come la risoluzione finale 'amara ma non troppo', sicuramente atipica per il filone - per quanto non rivoluzionaria; nel cast si trovano fra gli altri, oltre al già citato Fioravanti, Ivan Rassimov (Sean Todd come pseudonimo), Helene Chanel, Piero Lulli, Livio Lorenzon, Ignazio Spalla (alias Pedro Sanchez) e altri volti di serie B e C del cinema nostrano. In genere per lavorucci di questo stampo ci si appella alla "buona volontà": qui pure quella pare scarseggiare. 2/10.
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