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Eureka

Regia di Nicolas Roeg vedi scheda film

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La recensione su Eureka

di maso
4 stelle

Il Maso è un fans incontrovertebile dell'immenso Nick Roeg e vorrebbe sempre elogiarlo, ma questo film rappresenta un brutto episodio nella sua carriera di cineasta virtuoso poichè gli interpreti, il budget di produzione e il soggetto potevano consentirgli di partorire un'opera quanto meno apprezzabile se non memorabile e invece il film si trascina stancamente verso un finale che non coinvolge lo spettatore proprio perchè non ci si appassiona a questa torbida storia di intrighi famigliari ed avidità ed è un vero peccato visto che l'incipit è favoloso, in perfetto stile Roeg mentre descrive la forsennata caccia all'oro di Jack McCann nelle montagne impervie ed innevate, Hackman è come sempre ottimo nel caratterizzare gli anni d'oro del suo personaggio che afferma fiero "Non ho mai guadagnato un soldo senza il sudore della fronte" e nel villaggio dei cercatori incontra fuori dalla locanda un fallito che ha perso il bene più prezioso, le sue scarpe e gli dichiara prima di farsi saltare il cervello che ormai per lui è finita ma McCann gli risponde fiero "Come fai a dire che è finita se non è ancora finita?", l'ostinazione di questo personaggio è premiata dopo quindici anni da una fortuna che ha le dimensioni di una montagna nella quale sprofonda letteralmente nell'oro e in questo segmento del film c'è tutta la magia del cinema di Roeg che monta frammenti su frammenti, istantanee della luna crescente e la caverna del tesoro in una esplosione di suoni, immagini e sensazioni che creano le aspettative per un nuovo grande film ma il successivo salto temporale che ci porta all'attualità del protagonista stempera le attese e vira verso le problematiche esistenziali di McCann e la sua vita piena di soldi ma priva di tutto il resto dato che la sua unica figlia lo ha deluso sposando un dandy francese, il rapporto con la moglie è freddo e amareggiato dall'alcool e non ultima cosa la sua bella isola alle Bahamas è stata presa di mira da una ciurma di arrampicatori sociali senza scrupoli in combutta con la mafia locale che la vogliono a qualsiasi costo per costruirci un casinò.

Una sceneggiatura piatta condita da dialoghi a volte risibili ed un cast ottimo ma male assortito in cui anche Hackman sembra perdere smalto abruttiscono il film progressivamente e i personaggi di contorno sono degli ammennicoli opachi, in particolar modo i mafiosi e gli speculatori che circondano McCann tra i quali non brillano ne uno scialbo e inappropriato Rourke ne un ripetitivo Joe Pesci che farebbe meglio a buttarsi in acqua e perdersi fra i coralli caraibici per quanto mi riguarda, male anche la signora Roeg ossia Theresa Russell che tratteggia un personaggio poco sexy e tanto meno affascinante nelle sue esplosioni isteriche, non gli è da meno Hauer che tutto può essere tranne che un galletto francese ruba cuori, non bastano i soliti virtuosismi di Roeg che alle soglie degli anni ottanta sembrano anche un pò obsoleti.

Lo spettatore giunge alla fine con il fiato corto e senza alcuna curiosità su chi sia il colpevole del misfatto e sul destino di questi personaggi piatti e per niente interessanti.

La storia è ricalcata sulla vicenda realmente accaduta del filantropo Harry Oakes trovato morto nella sua magione alle Bahamas nel 1943 e poichè il mistero è tutt'ora irrisolto "Eureka" sembra doppiamente una occasione sprecata: quella di realizzare un bel film e di far luce sull'accaduto.

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