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Il cittadino si ribella

Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film

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La recensione su Il cittadino si ribella

di mm40
4 stelle

Il cittadino si ribella è l'epitome del poliziesco all'italiana: ne rappresenta a perfezione tutti i punti distintivi e riassume nella sua trama quelle di decine di lavori analoghi usciti in quegli anni. Nel 1974 il filone è già piuttosto popolato e lo stesso Castellari ha già girato, qualche mese prima, La polizia incrimina, la legge assolve, con Franco Nero fra i protagonisti; la coppia si ricompone per questa pellicola ed è una scelta decisamente felice. Basti lo sguardo dell'attore nel frame conclusivo per rendersene conto: un'espressione emblematica della vena di follia che percorre non solo il suo personaggio, ma l'intera Italia di quel periodo, dilaniata dal terrorismo ed emotivamente scossa dall'approdo in prima pagina, su tutti i quotidiani, della cronaca nera. E proprio dal giornalismo proviene il titolo di questo lavoro, che pare quello di un reportage sullo stato (miserrimo, si capisce) contemporaneo della giustizia nel Belpaese. Le ragioni di Antonelli/Nero sono evidenti e condivisibili, la sua violenza è finalizzata a un'ideale - quello appunto della Giustizia, violata dall'escalation della delinquenza organizzata e ciecamente negata da forze dell'ordine corrotte e pavide - e Il cittadino si ribella risulta così un'opera in fin dei conti equilibrata a livello logico e mai spettacolare per il gusto fine a sè stesso di impressionare. Certo, il finale è lacrimevole in maniera esagerata e la sceneggiatura di Massimo De Rita e Dino Maiuri non risolve l'eterna, sciapa dicotomia fra buoni 'con licenza di diventare cattivi' e cattivi senza alcuna speranza di redenzione che imperversa sul grande schermo nostrano fin dai tempi dello spaghetti western; eppure la pellicola è assolutamente gradevole nel suo ritmo forsennato e nella confezione onestamente artigiana, ma per nulla trasandata che Castellari sa conferirle. Nel cast anche Giancarlo Prete e Barbara Bach; splendida la colonna sonora dei fratelli De Angelis, che Quentin Tarantino ha certamente orecchiato. 5,5/10.

Sulla trama

L'ingegner Antonelli tenta di sventare una rapina, ma la polizia lo convince a desistere: la malavita potrebbe vendicarsi. L'uomo, incredulo, decide di farsi giustizia da sè: rapisce un ladruncolo per risalire tramite lui ai boss. Ma ovviamente i 'pezzi grossi' lo hanno già individuato.

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