Regia di Matthew Heineman vedi scheda film
13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
L'ultimo decennio di vitae di lavoro della nota, coraggiosissima reporter di guerra Marie Calvin, divenuta un simbolo con quella sua benda nera da pirata, portata da quando fu vittima di una esplosione durante un reportage in Sri Lanka, a documentare i tratti drammatici di un conflitto civile ignorato fino a quel momento da tutta la stampa internazionale.
Il film dell'esordiente Matthew Heineman ne segue la rocambolesca esistenza da quel momento, sino alla tragedia che la vide soccombere sotto i bombardamento di Homs, nel 2012, in una Siria martoriata in cui, come è tragica prassi, furono i civili a patirne le più devastanti conseguenze.
Ma troviamo la spregiudicata giornalista anche in Iran, impegnata a documentare il ritrovamento delle fosse comuni in cui vennero sepolti gli oppositori del regime di Saddam.
Un film costruito ad uso e consumo di una diva, o comunque di una attrice dotata che aspira meritatamente a diventarlo.
E Rosamind Pike dà il massimo di sé, impegnandosi al massimo in ogni ripresa, riempiendo con kla sua presenza carismatica quasi ogni fotogramma della pellicola.
Un film con diversi pregi, a livello di contesti e documentazione dei fatti, che tuttavia non rinuncia a raccontarci aspetti di contorno della vita privata che poco hanno a che fare con la figura istituzionale della grande reporter che fu Marie. E dunque momenti inutili ed edulcolrati di scene intime, bagni di coppia in vasche illuminate da luci soffuse, sono riempitivi che sarebbe stato meglio omettere completamente, così come figure di contorno per cui vengono coinvolti nomi di valore come Stanley Tucci,
Per la Pike il film rimane comunque decisivo, importante, strategico per raggiungere almeno una menzione ai prossimi Oscar 2019.
In coda film, la voce meravigliosa ed inimitabile di Annie Lennox ci fornisce il brivido più grande, ascoltandola cantare la sua inedita "Requiem for a private war": davvero un grande momento di autentica emozione.
Tra i produttori del film figura inoltre Charlize Theron, che ci chiediamo come possa non aver fatto suo un personaggio così prepotentemente esuberante e indipendente, oltre che impavido ed eroico: una figura di donna indomita che si presterebbe bene ad arricchire una carriera pregna di femmine dal carattere forte. Buon per la Pike, che comunque non fa rimpiangere l'assenza della splendida attrice sudafricana.
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