Regia di Mike P. Nelson vedi scheda film
Il pianeta è ormai andato. Una fumata nera proveniente dai reattori di aerei ha offuscato il cielo ed avvelenato e compromesso ogni forma di vita (umana o animale in generale? non sappiamo bene...). Tuttavia alcuni esseri umani sono sopravvissuti: non proprio dei fortunati, perché ora il pianeta è in balia di forme anarchiche e tribali di agglomerati umani, ognuna caratterizzata da un proprio stile od attitudine di vita, che finisce per divenire il tratto distintivo rispetto alle altre congregazioni, perennemente in lotta tra loro per spartirsi la scarsità di risorse e cercare di garantirsi il predominio sui concorrenti.
In questo contesto, una giovane coppia sta attraversando il paese per cercare di raggiungere i genitori della donna, dei quali da tempo ella non ha più notizie.
Sarà un percorso in mezzo ad un sentiero di sangue e barbarie, impegnati i due a destreggiarsi tra minacce più o meno evidenti, all'interno di una realtà imbarbarita e tornata alla primitività dei suoi albori.
The domestics ci fa ripiombare in zone e situazioni rase al suolo dal fantomatico incidente apocalittico che tanto, nell'immaginario cinematografico, ha occupato ed incentrato pellicole, alcune pure fondamentali.
Qui la storia, se vogliamo piuttosto banale e prevedibile, fagocita i suoi personaggi, impedendo a tutti di potersi definire degnamente. Colpa di una sceneggiatura triviale, scontata e senza inventiva alcuna, che non rinuncia a urtare, compromettendosi ogni volta, contro ripetuti luoghi comuni, in un contesto che ricorda, ma in modo sbiadito, le situazioni "milleriane" della quadrilogia di Mad Max.
A poco valgono i contributi dei due interpreti protagonisti, Tyler Hoechlin visto in diverse teen-series, e kate Bosworth che non si arrende, ma non riesce mai veramente a sfondare; carini entrambi, ma inesorabilmente privi di uno spessore degno di un attore che può fare la differenza.
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