Regia di William Wyler vedi scheda film
E' tesissimo dramma che non lascia un attimo di respiro, in un crescendo di tensione fino alla fine. Al centro c'è da una parte la tematica della calunnia e del suo nefasto effetto sulla vita sociale delle persone, e dall'altra i suoi deleteri effetti nella vita privata di chi ne è colpito. Compare poi il combattuto e tormentato personaggio interpretato da Shirley McLayne con la problematica dell'omosessualità femminile. Nel film come nella realtà la maggioranza delle persone crede ad una calunnia con estrema facilità, prima ancora di un minimo riscontro, che sarebbe doveroso. Con eccesso di sicurezza, infatti, la signora giunge subito a credere di aver capito tutto, e su questa fallace intuizione fa scatenare un uragano contro le due malcapitate, distruggendo in modo irrimediabile le loro vite.
Interessante trovo anche il tema dei bambini viziati, cioè quelli a cui si concedono tutti i capricci, che possono poi diventare dei veri mostri di malvagità. La bambina (quanto mai odiosa) architetta quella malefica calunnia solo per vendicarsi dei giusti rimproveri delle insegnanti. Mi è capitato di leggere storie molto simili dalle cronache dei giornali (solo che l'accusa era molestie sessuali), fatto che mi fa vedere la vicenda del film come niente affatto esagerata. Mette i brividi come la bambina non provi il minimo rimorso, a differenza della sorella che almeno è tormentata dalla coscienza, ma anzi continui a negare pervicacemente anche quando è stata scoperta.
Quello che non mi è piaciuto molto della vicenda, e che attribuisco ad una sorta di rancore dell'autrice del dramma teatrale, è il comportamento del personaggio della Hepburn. Se dapprima combatte contro la menzogna e fa di tutto per salvare la scuola e il suo fidanzamento, viene poi come sopraffatta dal cinismo, e giunge a chiedere al fidanzato di andarsene. Credo gli attribuisca un'ostilità e un ambiguità che in realtà non ha. Che sia stato anche lui roso dal tarlo del dubbio è in fondo umano, ma mi pare che poi le creda in modo assolutamente convinto.
Questi mi sembrano i temi del film. Il problema del lesbismo mi pare venga presentato e lasciato tale, senza soluzione, visto che neppure l'insegnante lesbica la trova.
Come educatrici, trovo molto belli i personaggi delle due donne, figure oggi passate di moda.
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