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Quelle due

Regia di William Wyler vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quelle due

di maghella
8 stelle

Karen (Hepburn) e Martha (MacLaine)  sono due amiche, due insegnanti, sono “quelle due”.

Con molti sacrifici riescono ad avviare una scuola per ragazze, e quando tutto sembra procedere per il meglio, la bugia crudele di una alunna troppo spesso punita per i cattivi comportamenti, distrugge la vita delle due ragazze, costringendole ad una difesa disperata.

 

Il film di Wyler è un remake di un suo stesso precedente film del 1936, “La Calunnia”. Io ho sempre preferito il secondo, nonostante riconosca che il primo (dove Miriam Hopkins era Martha, mentre nel secondo interpreta la splendida figura della zia Lilly) è davvero notevole.

 

Come sempre nei film di Wyler, i protagonisti e tutti i personaggi di contorno, sono dipinti in maniera accurata, non tralasciando nessun particolare. In ogni scena potremmo seguire ogni movimento anche della più insulsa delle comparse, e vi noteremmo un carattere ben disegnato e credibile, mai di contorno: ogni personaggio ha una storia alle spalle, ed è percepibile allo spettatore.

 

Mary è la bambina cattiva, di una cattiveria già adulta, manipolatrice delle compagne, sfrutta le debolezze di chi le sta accanto. Lettrice di “libri proibiti” e presumibilmente già spinti per una bimba della sua età, riesce a far intendere alla sua ricca nonna, di aver visto cose che “non capisce”, ma che sa raccontare molto bene, tanto da far subito prendere provvedimenti alla signora, e nel giro di poche telefonate tutte le bambine vengono ritirate dalla scuola, la calunnia prende campo, e la bella e gaudente scuola, diventa presto deserta e abbandonata.

 

Karen e Martha si difendono, denunciano la vecchia e potente signora, ma l'omertà di chi le può difendere non le permetterà di uscirne vittoriose.

Questa è la storia di cronaca, la parte più coinvolgente naturalmente è tutta quella che matura sotto la cattiveria.

 

Karen è fidanzata è sta per sposarsi con il medico del paese, Martha nonostante senta di essere felice per l'amica, ha dentro di sé una “strana” gelosia, che non riesce a comprendere, a decifrare.

Le accuse della zia Lilly, nel dirle che “è sempre stata così, gelosa delle amiche, strana nel voler accudire solo i bambini degli altri”, rendono Martha ancora più inquieta, tanto da buttare fuori dalla casa l'odiosa e petulante zia (sempre lodi alla Hopkins).

 

Questo è senz'altro un film coraggioso sull'omosessualità (al femminile in questo caso), sulla cattiveria della gente, curiosa in maniera morbosa, bigotta...Ma è anche e soprattutto un film sulla consapevolezza nell'accettarsi senza paure, senza compromessi.

Karen è sicura dell'amore che prova per il fidanzato e per l'amicizia verso Martha, con la quale è pronta a condividere anche una “colpa” che non ha.

 

Il fidanzato di Karen difende le due donne, ma alla fine il dubbio lo logora, facendolo quasi vergognare, ma mettendo una tale ombra sul rapporto d'amore con Karen da mettere in discussione il loro stesso fidanzamento, con l'inevitabile rottura.

 

Infine Martha, il personaggio che più mi intenerisce, la bugia cattiva per lei è una amara verità, che le si scaglia addosso con una violenza inaudita. Martha dice “io sono come loro mi accusano di essere, mi sento sporca”, e si condanna peggio di chi l'ha calunniata, si riconosce in quello che lei stessa non aveva mai avuto il coraggio di ammettere, ma in maniera così tremenda, da lasciar senza fiato. Martha ama Karen, come “non dovrebbe”, in “maniera strana”, e quando Karen nonostante tutto le da ancora prova della sua amicizia, di comprenderla, anche quando la verità finalmente viene fuori e la bugia della perfida bambina smentita....Martha non accetta più di vivere nella menzogna, di mentire nuovamente a sé stessa, dopo che finalmente ha capito i suoi veri sentimenti, e si condanna alla pena peggiore, quella della vita.

 

Triste il destino di Martha, donna sola, che si è mentita per tutta una vita,e ha trovato il coraggio di capire la sua vera natura grazie ad una perfida bugia.

Triste destino quello di Karen, amata troppo da una donna che lei non avrebbe potuto corrispondere come avrebbe desiderato, e amata troppo poco da chi lei avrebbe voluto più deciso, meno titubante nel conoscerla.

 

Triste tutta la comunità intorno a “quelle due”, bigotta, pronta a giudicare, ad ascoltare le cattiverie di chi non si fa scrupoli, per poi pensare di sistemare tutte le cose piangendo su una tomba...disperata.

 

Film bellissimo!

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