Regia di Christian De Sica vedi scheda film
Un direttore d’albergo viene licenziato e si ricicla, travestendosi da donna, come badante dell’arzillo proprietario di quella stessa catena di alberghi. L’equivoco è destinato a durare poco.
Meno peggio di quel che si potrebbe pensare: Amici come prima non è certo un trionfo di spumeggiante comicità, né tantomeno un prodotto in alcun modo originale – tant’è che ricicla pari pari lo stesso titolo di un film dei Vanzina del 2011 – ma rappresenta comunque un ritorno sulle scene sufficientemente indolore per una coppia votata al trash più becero, cafone, qualunquista come è quella formata da Massimo Boldi e Christian De Sica. Quest’ultimo è anche regista, sebbene in queste circostanze il lavoro non richieda grandi competenze o attenzioni per essere portato a termine in qualche modo, e allo stesso tempo sceneggiatore inserito in un team che comprende anche il tanto vituperato Fausto Brizzi, Marco Martani, Alessandro Bardani ed Edoardo Maria Falcone. Un film striminzito, prevedibile, volgarotto, ma non così buttato via come ci si aspetterebbe; le gag sono quelle note al pubblico (De Sica che si veste da donna, Boldi arrapato col parrucchino, etc.) e in fin dei conti, dato l’obiettivo autocelebrativo imposto alla pellicola, non si dovrebbe chiedere altro (e figuriamoci di meglio). Chi vuole ridacchiare ridacchia, chi non ne può più – o mai ne ha potuto – della coppia Boldi & De Sica, semplicemente, si tenga alla larga dal film. Nel cast sono presenti anche Lunetta Savino, Maurizio Casagrande, Regina Orioli, Francesco Bruni e, in un cameo nella parte di sé stesso, Dj Francesco; il ritmo è discreto e la chiusura metacinematografica, che svela la troupe mentre sta riprendendo il film, è un riuscito tocco di autoironia. 2,5/10.
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