Regia di Denys Arcand vedi scheda film
A dirigere La caduta dell'impero americano è Denys Arcand, regista, sceneggiatore e scrittore canadese. Nato nel 1941 in Québec, ha studiato Storia all'Università di Montreal muovendo i primi passi come regista nella National Film Board, per cui ha curato diversi documentari di interesse pubblico. Il suo debutto nel lungometraggio di finzione è avvenuto nel 1986 quando, dopo un periodo passato a lavorare per la televisione, ha diretto Il declino dell'impero americano, opera nominata agli Oscar come miglior film straniero. Nel 1989 ha poi diretto Jesus of Montreal, scelto in concorso al Festival di Cannes prima di vincere 12 premi Génie (l'Oscar del cinema canadese), a cui sono seguiti La natura ambigua dell'amore, Joyeux Calvaire e Stardom.
Il 2003 è stato per Arcand un anno particolarmente fortunato in cui ha visto la nascita del suo più grande successo, la commedia Le invasioni barbariche, con cui ha vinto un Oscar per il miglior film straniero e ha avuto una nomination per la miglior sceneggiatura originale. Ha poi diretto (con meno successo) il seguito L'età barbarica nel 2007 e il dramma An Eye for Beauty nel 2014.
Protagonista di La caduta dell'impero americano nei panni di Pierre-Paul è il canadese Alexandre Landry. Formatosi alla Scuola nazionale di Teatro, ha mosso i primi passi tra teatro e televisione, debuttando cinematograficamente nel 2013 nella pellicola Gabrielle - Un amore fuori dal coro di Louise Archambault. Lo affiancano nei panni di Aspasie e Sylvain, complici loro malgrado di Pierre-Paul, la presentatrice televisiva Maripier Morin (al suo debutto cinematografico) e l'attore Rémy Girard, visto in Le invasioni barbariche e La donna che canta. Pete LaBauve e Carla McDuff, i due poliziotti che indagano sulla rapina, hanno invece il volto dei canadesi Louis Morissette e Maxim Roy, molto conosciuti in patria per i loro lavori televisivi.
Il cast principale di La caduta dell'impero americano è poi completato dall'attore Pierre Curzi che, supportando il personaggio di Taschereau, conferma di essere uno degli attori feticcio del regista, che lo ha voluto (dopo averlo diretto nel 1984 nella miniserie Le crime d'Ovide Plouffe) anche in Il declino dell'impero americano, Le invasioni barbariche e L'età barbarica.