Regia di Jean-François Rivard vedi scheda film
Thriller poco convincente. Parte bene, ma poi si perde.
Lucy Pierce è una tranquilla insegnante, che ha un buon rapporto con gli studenti, ama il suo lavoro e ha avuto un’infanzia serena, cresciuta da una madre amorevole e solidale. Un giorno per caso scopre un vecchio articolo sulla scomparsa e il probabile rapimento di una bambina tale "Baby Victoria" identica a lei. A questo punto, si mette sulle tracce della sua presunta madre biologica, Elizabeth Marshall, un procuratore in corsa per diventare Governatore della Pennsylvania e dopo aver fatto la prova del DNA, ha la certezza di essere sua figlia.
Cosi le due si ricongiungono, con grande gioia di entrambe. Nel frattempo impazza la campagna elettorale e i mass-media vengono coinvolti in questa intricata faccenda, che potrebbe essere strumentalmente sfruttata, dallo staff elettorale di Elisabeth per far crescere i consensi, intorno alla figura della Marshall. Ma in tutto questo c’è un’altra persona, la sorella Terri che cresciuta come figlia unica, straviziata e indolente, a quanto sembra è la pecora nera della famiglia, si ubriaca spesso, ha avuto problemi con la giustizia e vive a scrocco della madre, viceversa Lucy pare l’opposto è una diligente insegnante, che si è fatta da sola, malgrado la sua famiglia non avesse grandi risorse economiche. Nel confronto Terri è perdente. Così la sua morbosa gelosia, la induce a boicottare la sorella, nei bagni di una discoteca la riprende mentre fa sesso con un giovane e mette in rete il video hot, scatenando un putiferio mediatico, in prima battuta e poi addirittura risvolti di natura giudiziaria. Lucy perde il posto a scuola e la campagna di Elisabeth sembra volgere al peggio, tanto da spingerla a prendere le distanze dalla ritrovata figlia. Ma niente è come sembra, qualcuno gioca sporco e qualcun altro fa ancora peggio.
Questo thriller parte bene, ma poi si avvita su se stesso, in un serie di colpi di scena a cascata, quanto mai improbabili, che invece di intrigare, finiscono con lo spiazzare lo spettatore, riposizionando più volte i protagonisti. Anche le prove attoriali, non lasciano il segno.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta