Regia di Coline Serreau vedi scheda film
Trovo delizioso questo piccolo film sospeso tra fantascienza umanista,apologo morale e commedia sfrenata.Una pellicola che fa della trasversalità il suo punto di forza.Il messaggio mandato è forte e chiaro(critica ai consumi,all'inquinamento,agli stili di vita troppo sfrenati,alla società odierna che ruba letteralmente il tempo che uno potrebbe avere a disposizione per ascoltare se stesso come testimonia il concerto del silenzio che si tiene nel pianeta da cui viene l'aliena spedita a Parigi) ma non divora il film che anzi poggia le sue basi indubbiamente comiche prima sul tentativo di adattamento dell'aliena Mila ai costumi terrestri con osservazioni stralunate sul nostro modo di vivere,di respirare e di alimentarci e poi sul meccanismo della sconnessione telepatica in cui gli alieni cercando di sistemare le cose a loro favore(bonariamente parlando) combinano qualche guaio,tutto da ridere naturalmente.Irresistibile il balletto all'aereoporto per far passare alla dogana i due figli dell'aliena,il concerto di musica classica che si tramuta in una scatenata esibizione rock(con annesso sbertucciamento di tutti i parrucconi che credono che la cultura per convenzione sia fatta solamente di happenings ingessatissimi a base di sola musica classica),la partita di calcio(il vero rito pagano di massa dei nostri tempi seguito religiosamente da quasi tutti,un qualcosa veramente arduo da giustificare con qualcuno che venga da un altro pianeta) che diventa un balletto che ha poco del sacro furore maschio e dell'agonismo senza requie dello scontro di gioco.Per la Serreau gli alieni sono antropomorfi,di buoni sentimenti,in contatto con la natura molto più degli umani,più evoluti perchè hanno superato tutte le angustie comportamentali che affliggono l'uomo moderno(per noi,mentre dal loro punto di vista è preistorico).Il pianeta verde è un film ecologista in punta di fioretto,sceglie la strada della comicità piuttosto che l'approccio filosofico a una materia incandescente come questa,ci fornisce spunti interessanti partendo da un'osservazione "esterna" di quelli che per noi sono comportamenti ormai iscritti nel nostro codice genetico e che in realtà sono veramente difficili da spiegare a qualcuno che non è mai venuto a contatto con essi.Del resto quante volte nell'intercalare dei nostri discorsi abbiamo pensato che se venisse tra di noi uno di un altro pianeta non riuscirebbe a capire nulla di quello che facciamo? Il film della Serreau nella sua patina New Age(ma con ironia) parte proprio da questo presupposto.Da notare in parti minori la partecipazione della grandissima Yolande Moreau e della bellissima Marion Cotillard,una giovane che troverà il modo di far parlare di sè.
regia di buona fattura
non male neanche davanti alla macchina da presa
affidabile
non male
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