Regia di Jay Roach vedi scheda film
Non è solo la classica, ennesima, ripetitiva parodia di James Bond: c'è qualcosina di più in questo Austin Powers, a partire da una comicità che sa alternare fra il grezzo e l'alto (l'allungapene svedese ed il figlio del dr. Male, per fare due esempi), per poi proseguire con il revival degli anni '60 (inglesissimi) effettuato con gusto ed ironia; infine c'è un discreto ritmo, a tenere insieme una trama piuttosto scollata e sconclusionata. Qualche influsso anche dal videoclip e dalla televisione, per un prodotto girato con intelligenza e vivacità, colorato e fricchettone, che dosa accuratamente battute ed azione. Per essere una commedia (quasi) demenziale, davvero un buon lavoro.
Il mondo è in pericolo: occorre scovare ed eliminare il potente dr. Male, in possesso di un ordigno devastante. Chi meglio di Austin Powers per questa delicatissima missione? L'unico problema è che siamo nel 1997 e la superspia (e superpasticcione) è congelata da trent'anni. E che, una volta sbrinata, farà fatica ad adattarsi alle nuove abitudini.
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