Regia di Joseph Kosinski vedi scheda film
Se il primo Top Gun pur nella sua esaltazione spocchiosa dei macho-men USA (tutti palestrati a dovere, spacconi ma leali, teste di cazzo ma simpatici e ligi al dovere) aveva un senso considerato il contesto storico - infarcito di propaganda USA - nel quale era inserito, di questo sequel sincermanente non se ne sentiva la mancanza. Il film riprende il cliché del predecessore: Cruise con capello tinto, Aviator e bomber ripropone lo stesso personaggio di Maverick come se gli anni non fossero passati - là aveva il fantasma di suo padre qui quello di Goose - il duello Ice-Maverick qui diventa Rooster-Hangman, i superiori ovviamente lo detestano tranne poi riconoscerne il valore e la 356 è sostituita dalla 911S...chissà poi perché questa passione per le Porsche e non per la Mustang o la Camaro.
La trama è alquanto esile: i nostri devono distruggere un deposito nemico in cui si produce uranio arricchito, e chi meglio di Maverick può addestrare la creme de la creme dei piloti americani? Su questo canovaccio si sviluppa il conflitto Maverick-Rooster (figlio di Goose che ritiene Maverick colpevole della morte del padre) e il ritorno di fiamma tra Maverick e una sua ex, il tutto condito con le consuete acrobazie aeree, l'immancabile volo radente sulla torre si controllo - senza caffè stavolta - e il lieto fine tutto abbracci virili e pacche sulle spalle.
Tutto qui.
Unica nota positiva: la sequenza con Ice vecchio e malato, grande Kilmer.
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