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Scream

Regia di Wes Craven vedi scheda film

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La recensione su Scream

di scapigliato
10 stelle

Già l'horror e il nero in generale mi erano sempre piaciuti, ma dopo questo vero e proprio capolavoro di Craven mi sono letteralmente innamorato del genere. Dopotutto saranno mica capolavori sempre i soliti polpettoni drammatici pieni di retorica o di maestria cinematografica? Anche un horror può troneggiare su tutti, e Scream lo fa. Sono un ragazzo anch'io, e all'epoca del primo episodio avevo appena compiuto i 18 anni. Forse ero anche più sensibile a certe trame, con ragazzi protagonisti, piene di colpi di scena e di efferratezze. Ma ancora oggi, dai miei pochi 25 anni, continuo ad appassionarmi al genere. Il film del Maestro (e tra lui Carpenter e Argento, è diffcile trovarne solo uno. Lasciamo perdere i grandi vecchi come Bava & Co., perchè almeno per me appartengono ad un'altra generazione), il suo film dicevo, ha il pregio di entrarti dentro grazie alle più semplici meccaniche cinematografiche, abbinane alle più sapienti tecniche narrative. A quanti non è mai successo di fare festini alcolici ed estivi? A chi non è mai capitato di passare un'estate a guardare i film horror più splatter, e poi parlarne a notte fonda tra amici? Chi, in sostanza, non s'è trovato coinvolto in "Scream"? Il gioco, sempre efficacissimo, del "whodunit" è qui utilizzato con il ritmo di una gara di formula 1! Le citazioni, sempre bellissime, sono la chiave di lettura per l'intero film: il gioco dell'immedesimazione. I ragazzi citano degli horror e ne stanno vivendo uno. Cosa fa altrimenti il cinema se non quello di farci vivere esperienze parallele? Quando uno fa arte (cinema, letteratura, fumetti, arti figurative, teatro, ecc...) lo fa perchè attraverso quel suo strumento creativo veicola qualcosa di più. Ci son cose nella vita che non si riescono a spiegare, ma che al tempo stesso non si possono nemmeno tacere! Quella traduzione in sensazioni ed emozioni di questi concetti inspiegabili, passa proprio attraverso l'arte e la sua creatività. Ed io, per esempio, ogni volta che rivedo Scream mi ritrovo proprio a Woodboro, a temere per la mia pelle, ma anche a defilarmi dagli sguardi sospetti. Dio quanto avrei voluto girarlo io questo film!
Insomma, Craven ha ben dato l'idea che il cinema, come un tempo la letteratura e poi il teatro, è il paradigma della nostra vita. E Scream, meta-cinema che riflette sulle meccaniche di un riuscito film dell'orrore, oltre che a ragionare sulla funzione del gusto per l'interferenza della realtà nell'irrealtà del cinema, è uno dei casi migliori di tale paradigma.
Questa mia opinione vale anche per i seguenti sequel.

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