Regia di Wes Craven vedi scheda film
Wes Craven è sempre una garanzia quando si tratta di horror.
Questo è il primo film di una saga di successo che ha ispirato perfino una serie tv, rilanciando il genere “slasher”.
La trama, ambientata nel mondo adolescenziale, è molto magra e ricicla idee vecchie ma sempre attuali ed efficaci, se ben realizzate. Le sue dinamiche sono ridondanti nel girare intorno agli omicidi di un personaggio misterioso, che se ne va in giro travestito come una maschera di Halloween, ma l’intrattenimento è di prima qualità, specialmente perché riserva i suoi bei colpi di scena e un finale adrenalinico, in cui, come in ogni buon horror che si rispetti, pochi riescono a sopravvivere.
Lo splatter è di medio livello ma impressionante; la narrazione ricca di ironia nera, a volte, sfata il terrore di cui sono farcite le minacce del serial killer; i dialoghi sono eccellenti e la tensione psicologica è basica e succulenta.
Memorabile e mozzafiato l’intera sequenza iniziale o introduttiva, con un’ancor giovane e deliziosa Drew Barrymore. L’inseguimento in giardino si rivela un vero e proprio incubo a occhi aperti, e indubbiamente, resta impressa nella mente, l’immagine di lei sventrata e appesa a un albero.
Ghostface ha un carisma macabro ed enigmatico tutto suo e il background della sua follia omicida è tutto da introspezione psicologica.
Le “imitazioni” nei sequel non suscitano la stessa curiosità, perciò funzionano meno sulla scena.
La storia d’amore secondaria rispetto a tutto il thriller protagonista ha un impatto psicologico mirato. Il fine è fare affezionare gli spettatori alla coppia, ma soprattutto, alla galanteria di Billy, tuttavia, un esperto appassionato di horror coglierà subito i piccoli dettagli, le ambiguità e saprà che solitamente, il personaggio più buono e insospettabile è il contrario di ciò che sembra. Un classico, quindi. Meccanismi scontati, stile che ricalca quello di Sam Raimi nella saga de “La casa” e atmosfere inquietanti trite e ritrite, eppure eppure, tutto questo lo si rivive con piacere. Lo spettacolo è godibile e ha il pregio di essere replicato bene.
Ottima regia, cast adeguato e armonioso, sceneggiatura professionale e soddisfacente, personaggi ben caratterizzati e interpretazioni convincenti da parte di attori - apprezzabili soprattutto Neve Campbell e Matthew Lillard - che offrono una messa in scena intensa.
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