Regia di Jules Dassin vedi scheda film
Noir a cielo aperto, con tanta cura "neorealista" per le persone e per il paesaggio urbano. Anche gli attori scelti non vengono particolarmente calcati come tipi: pochi i primi piani e tanta abilità nel fotografare il contesto cittadino, vero protagonista del film. Rimane stantio l'uso della voce fuori campo, soprattutto all'inizio quando interviene il produttore Hellinger, totale responsabile di questo scempio. Ma il film si salva per la bella indagine serrata, per il ritratto dei cattivi e per la gigioneria del grande Barry Fitzgerald. Voto: 8
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