Regia di Taika Waititi vedi scheda film
Credevo meglio, la seconda parte è migliore della prima, nel complesso non è male. Occhio che non c'è un momento che sia uno in cui si ride.
Carino e meno male che nel durante il tutto migliora, perché la prima mezz’ora (circa), mi aveva pure deluso, per un film che, come questo, vinse l’Oscar per la migliore sceneggiatura (non originale) ed ebbe altre candidature. 1945 circa, Germania nazista, il giovane protagonista è un bambino e come tale si comporta, poverino, non ne capisce molto, aderisce con entusiasmo ai giovani nazisti (che quando inizi ad assoldare i bambini, come esercito, sei alla frutta, anche come terrorismo: sei al capolinea). Il suo amico immaginario è addirittura Hitler, che lui vede come un punto di riferimento; si beve senza alcuna critica la propaganda nazista, l’antisemitismo e tutte le cazzate, ma durante il film le cose cambieranno, e parecchio. Non anticipo, perché alla fine il film è caruccio e lo consiglierei. Tra le nomination all’Oscar, c’era quella di Scarlett Johansson, che è sempre brava, ma manca clamorosamente quella di Sam Rockwell, grande grande attore, qua nella parte più bella di tutto il film. Interessante poi che chi vinse per la sceneggiatura (non originale) è l’attore che nel film interpreta Hitler. Anche se mettere nel finale il capolavoro di Bowie, Heroes, cantata dallo stesso in tedesco, beh, è una bella paraculatona, per quanto il finale sia bellino assai. Il film uscì nel mondo giusto in tempo, un attimo prima dell’esplosione della pandemia; non convinse del tutto la critica (o non tutta) mentre il grande pubblico ne fu generalmente entusiasta. Io darò un 6/7 e sto un po’ in mezzo. Andò anche bene al botteghino, per quanto su costi e ricavi bassini.
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