Regia di Taika Waititi vedi scheda film
Fanatismo estremo
Estremismo fanatico.
Se fosse necessario etichettare la patologia che oscurò la mente dei nazisti, opterei per una delle due sopra citate. Di questa patologia è affetto anche Johannes Betzler detto Jojo, bambino di dieci anni, protagonista della pellicola di Taika Waititi, liberamente ispirato al romanzo di Christine Leunens Come semi d'autunno.
Jojo è un nazista convinto, frequenta i campus per giovani nazisti come lui e ha come amico immaginario una versione bizzarra e insicura di Adolf Hitler. Quando i suoi stessi affetti finiranno per essere eliminati, da ciò in cui crede di credere, quando riuscirà a vedere davvero gli effetti della morte, Jojo deciderà di rivedere i suoi valori e di rivoluzionare la sua vita.
Con una fotografia sgargiante che utiliza svariate palette di colori pastello, Waititi ci catapulta alla fine della seconda guerra mondiale. Grazie ai suoi favolosi interpreti su cui spiccano Roman Griffin Davis e Scarlett Johansson, non senza contare Sam Rockwell, confezione una commedia nera dal sapore amaro complicata ma allo stesso tempo delicata e riflessiva, completando ciò che Benigni aveva iniziato con La vita è bella.
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