Regia di François Truffaut vedi scheda film
Agli inizi del ‘900 Claude conosce Ann a Parigi, e viene da questa invitato in Inghilterra per conoscere la sorella Muriel. Arrivato nella casa sul mare Claude comincia un lungo periodo di incertezza, preso in questo rapporto a tre con le due sorelle: alla fine dichiarerà il suo amore a Muriel. Ma sarà solo l’inizio di una serie di incontri mancati tra i tre e non solo.
François Truffaut mette in scena (la dicitura è nei titoli al posto di regia) un dramma amoroso senza soluzione, malinconico e cupo. Il film è reso comunque ben fruibile grazie al suo lavoro con l’attore e con la macchina che realizza quello straniamento necessario a poter partecipare al racconto anche in chiave ironica. È un lavoro appena percepibile ma continuo, quello della regia, che diviene vera marca stilistica. Il tema, pur se visto da un’ottica storicamente superata, rimane molto attuale nel concetto legato all’impossibilità dell’incontro nel momento adatto. C’è sempre qualcosa che manda fuori sincronia gli stati emotivi e le predisposizioni relazione dei tre protagonisti, che reiterano nel corso degli anni questa impossibilità che a ben vedere è una incapacità. E proprio il mancato incontro diventa sempre, per almeno una delle parti in causa, motivo di ossessione e di grande sofferenza. C’è sempre bisogno di almeno una, sia pur piccola e transitoria, riparazione prima di poter procedere oltre. È un tema, quello delle relazioni amorose complicate, che è un vera cifra stilistica tematica di Truffaut
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