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Le due inglesi

Regia di François Truffaut vedi scheda film

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La recensione su Le due inglesi

di Stefano L
7 stelle

 

Nel 1962 "Jules & Jim" fece scalpore, mettendo alla luce senza tabù e pruderie un’intricata storia di un ménage a trois fra una sensualissima Jeanne Moreau e i due cocenti amanti Oskar Werner e Henri Serre. Il sentimento di anarchia ed anticlericalismo che pervase la pellicola anticipò di alcuni anni gli arroventati moti di giovani uniti dal desiderio incandescente di separarsi dall’imposizione di un formalismo istituzionale che da parecchio tempo fissava le proprie radici su un tipo di esistenza dedita fin troppo bigottamente al perbenismo ed una linea di contegno suggellata dalle convenzioni dettate da probe norme vereconde e represse. Il film aveva una conclusione nichilista e poco accomodante, e tuttavia rimase memorabile, grazie anche alle numerose digressioni metacinematografiche. Una decade dopo Truffaut ci riprova in “Les deux anglaises”, sbagliando l'annata; l'ambizioso lavoro fu un flop non poco deludente. Il pubblico questa volta era in effetti ormai disincantato da quell’indole liberatoria che aveva trovato fortuna nell’attitudine emancipata della Nouvelle Vague, e non accettò di buon grado la rigidità strutturale di quest’opera. Il regista gioca difficile, cercando di congiungere le sue esperienze personali a quelle della fonte d’ispirazione, ovvero il romanzo di Henri-Pierre Roché, "Les Deux Anglaises et le Continent"; operazione di sceneggiatura lambiccata e sintatticamente un po’ sfuggente, in cui le due gallesi (non inglesi..) Ann e Murien Brown (Kika Markham e Stacey Tendeter, che da sole valgono l'intera visione) si contendono il rampante figlio della borghesia francese Claude Roc (l’immancabile Léaud, abbastanza coinvolto emotivamente). Ann inizialmente vorrebbe far conoscere il ventenne alla sorella Muriel, che sembra ricambiare, ma i suoi problemi legati al pudore, a causa di un’infanzia oscura, le impediscono di concretizzare un rapporto stabile. In seguito alla separazione, la quale per volere delle madri non permetterà ai due di vedersi o scriversi, Claude comincia a frequentare segretamente Ann, a sua volta trascinata da un altro triangolo assieme lo slavo Diurka… la prima ora del lungometraggio è decisamente plateale e volutamente romanzata, e rappresenterebbe pertanto la parte meno digeribile. La seconda invece si articola tramite delle scelte stilistiche piuttosto pregevoli ed eleganti, che rispecchiano uno dei migliori esempi di romanticismo pindarico mai visti sul grande schermo. Nel disegno d’insieme, in cui ci sono quindi più pregi che punti deboli, emerge la volontà di Truffaut nel voler mettere in rotta di collisione il materialismo sessuale con una dimensione poetica e galante della passione, lasciando pensare che un’adozione di un registro meno calligrafico (ed anguillesco) avrebbe forse permesso a "Two English Girls" di diventare un melodramma che si sarebbe potuto elevare al rango di cult.

 

 

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