Regia di John Huston vedi scheda film
Un funzionario dell'Intelligence Service a riposo (George C.Scott) riceve dall'amico Adrian Messenger (John Merival) una lista nella quale sono annoverati i nomi di alcuni individui a lui noti, morti - sembra - accidentalmente. Grazie alla testimonianza di Le Borg (Jacques Roux), il detective non impiega molto per capire che non si tratta di morti accidentali. Indagando, scopre che gli omicidi sono stati realizzati tutti dalla stessa mano, quella di George Bruttenholm (Kirk Douglas), che si traveste abilmente per compiere i suoi delitti. Il movente consiste nell'eliminazione di alcuni testimoni della guerra di Birmania che lui stesso aveva tradito e che potrebbero impedirgli di mettere le mani su una consistente eredità. Grazie all'abilità del detective, Bruttenholm non raggiungerà lo scopo.
Con una narrazione di esemplare linearità ottenuta anche grazie all'abile sceneggiatura di Anthony Veiller (che già aveva firmato copioni come I gangsters di Siodmak) - basata su una storia di Philip McDonald - Huston non si limita a costruire un thriller di grande suspense, ma sbeffeggia lo spettatore ricorrendo ad un cast d'eccezione (Frank Sinatra, Burt Lancaster, Tony Curtis e Robert Mitchum), relegato a ruoli di pure comparse, per giunta mascherate come il protagonista. L'effetto di spiazzamento è efficacissimo.
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