Regia di Michael Mann vedi scheda film
Frank è un ladro specializzato in furti di diamanti da casseforti ben protette. Dopo aver scontato undici anni di carcere, aver raggiunto la mezza età ed essere stato lasciato dalla moglie, sceglie di "ricominciare". Si lega a Jessie, una bella donna, anch'ella dal passato burrascoso, adotta un bambino senza passare attraverso le "procedure ufficiali" e si mette al servizio, su suo invito pressante, di Leo, uno tra i trafficanti più potenti della città, con il fine di portare a termine uno o due colpi redditizi e godersi poi la vita con la sua quota di bottino. Ma Leo non intende lasciarsi sfuggire un "lavoratore" con la sua esperienza; per Frank non c'è, dunque, speranza. Un noir estremamente pessimista. Elemento che ho apprezzato di più è la caratterizzazione del protagonista, interpretato dall'attore James Caan. Frank è un uomo cresciuto in un ambiente criminale, e ciò l'ha reso determinato, volitivo, in grado di sapersi destreggiare e difendere; ha sviluppato una sua morale, che lo porta, dopo anni di carcere e di pericoli, alla scelta di cambiare vita. Compie, pertanto, tutti i passi necessari, con la risolutezza tipica del suo carattere. Aiuta un vecchio compagno di detenzione, anziano e malato, ad uscire di prigione, affinchè possa morire "libero"; apre il suo cuore a Jessie, imponendole la propria presenza ed ottenendo che pian piano la donna gli si affezioni; sceglie, insieme a lei, di adottare un bambino, non fermandosi di fronte alle titubanze dei servizi sociali, piuttosto restii a concedere l'autorizzazione a causa del suo trascorso di carcerato. Tutto ciò è possibile grazie alla collaborazione con il boss Leo; l'esperienza di scassinatore di Frank gli è indispensabile. Come un padre - padrone, Leo aiuta i suoi sottoposti sotto vari aspetti; li tiene lontano dai guai grazie ai servigi di buoni avvocati, li aiuta nelle questioni personali, li protegge da minacce esterne all'organizzazione di cui è al vertice. Ma è infido e inflessibile; modifica gli accordi a suo piacimento e non ammette - perchè evidentemente estranea alla sua logica criminale - defezioni. Trovandosi di fronte un Frank non impaurito e deciso ad ottenere il rispetto del patto alla base della loro collaborazione, si scatena contro di lui con estrema crudeltà. Il protagonista sa tener duro; è un buon "incassatore" ed una persona di esperienza. Veramente credeva di avere una qualche speranza ? Per gente come lui la possibilità di una redenzione è preclusa. Maturata questa consapevolezza, agisce senza esitazioni. Spedisce lontano Jessie ed il figlio adottivo dotandoli delle risorse necessarie a vivere dignitosamente, e fa "pulizia" della sua vita attuale eliminando spietatamente i suoi avversari. Sopravvissuto allo scontro a fuoco, s'allontana senza meta e senza prospettive, un po' come gli altri abitanti di quel mondo infido e selvaggio. Difficile non valutare positivamente il personaggio di Frank; egli vive di malaffare, ma non è peggiore di altri che lo circondano. Leo è un faccendiere impegnato in mille attività criminali, Jessie è reduce da un passato di narcotraffico, la polizia opera con prepotenza e fare "concussivo" verso il protagonista, la giustizia è marcia e corrotta. A differenza di altri, Frank, ha un forte rigore morale. Il suo ricorso alla violenza è sempre provocato, mai spontaneo; rispetta i patti e pretende altrettanta correttezza. In un contesto sociale descritto con tale pessimismo, Frank appare trasformarsi in "vaso di coccio"; ma, con la drastica fine della sua illusione, è in grado di tornare competitivo. I tormenti morali del protagonista sono evocati dalle atmosfere del film. L'oscurità delle immagini è spesso rotta da improvvisi giochi di luce, freddi guizzi destinati, poco dopo, a spegnersi. Ottimo l'accompagnamento sonoro, curato dai "Tangerine Dream", gruppo musicale tedesco tra i pionieri della musica elettronica. Il ritmo non è molto sostenuto; ciò ci dà modo di apprezzare le atmosfere e la dettagliata caratterizzazione del protagonista. Opera estremamente pessimista, poichè identifica il fallimento di un uomo non nella scelta di delinquere, bensì in quella di migliorarsi. Un ottimo film "nero", di nome e di fatto.
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