Regia di Ken Russell vedi scheda film
Il giovane e talentuoso Piotr Cajkovskij prende le distanze dal suo maestro, molto severo ed una ricca vedova si offre di fare da amministratrice del suo immenso talento, che lei riconosce, Nedeshda Von Meck/Isabella Telezynska, la quale gli da un vitalizio ad una condizione: si deve dedicare in esclusiva solo alla composizione della musica, quindi il compositore manda molte musiche alla mecenate ed inizia una corrispondenza epistolare, assidua e costante, perché la signora ha posto la condizione di non incontrarlo mai di persona. Il compositore alla disperata ricerca di un equilibrio psicologico e spirituale si decide a sposare una donna che gli dimostra una grande passione Nina Ivanovna Milukova/Glenda Jackson, pur essendo omosessuale e quindi la abbandona dopo pochi mesi di convivenza, senza consumare il matrimonio. A questo punto la Von Meck decide di aiutarlo ulteriormente lo ospita in una delle sue ville di campagna. Il film racconta in modo sontuoso in un panavision con colori spettacolari frutto della fotografia di Douglas Slocombe, sia la vita intima, che quella privata del grande Cajkovskij ed anche la sua ascesa al successo internazionale, il tutto narrato con un stile visionario tipico del genio di Ken Russel.Il film e’un melodramma sontuoso che descrive il conflitto e la differenza tra il genio, che è scosso dalla debolezza dell’uomo. Film sicuramente eccentrico a tratti eccessivo, le scene i costumi i personaggi sono affascinanti e incutono, ammirazione, rabbia ed a volte disgusto, che irrita in alcune scene molto forti e veritiere, bellissima la scena del treno dove i due corpi nudi si cercano, ma non riescono a consumare per colpa di lui. Magnifica e tremenda la scena del girotondo di Nina e degli altri pazzi nel manicomio, e’struggente, pessimista e fortemente disturbante, oltre che intensa. Uno spettacolo per gli occhi e le orecchie, per merito della musica sublime, però a volte il tutto diventa tanto. Film visto in una edizione restaurata, una vera delizia. Ken Russel merita un posto nella storia del cinema, tra i più grandi di sempre, voto: L’altra faccia dell’amore(The music Lovers) 9 nove.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta