Regia di André De Toth vedi scheda film
In un piccolo villaggio sperduto e immerso in un paesaggio innevato, le tensioni tra l'allevatore Blaise Starrett (Robert Ryan) e l'agricoltore Hal Crane (Alan Marshal), acuite dal fatto che il primo ha una relazione con la moglie del secondo, Helen (Tina Louise), arrivano al culmine quando piombano improvvisamente nell'abitato Jack Bruhn (Burl Ives) e la sua banda, tutti disertori in fuga dall'Esercito per una rapina. Per ovviare alla sgradevole situazione, con un'escalation di violenza da parte dei delinquenti, con due morti al loro attivo, Starrett si offre di guidarli in una pista da cui riusciranno a fuggire definitivamente, ma in realtà li porterà totalmente fuori strada.
'Notte senza legge', da quel che ho letto, alla sua uscita passò quasi senza colpo ferire ma, a mio avviso, merita una più che attenta visione: è diretto dall'esperto e sottovalutato André De Toth, che riesce a creare una tensione palpabile e costante e un'atmosfera claustrofobica ed opprimente, tanto nella parte ambientata in interni, quanto in quella all'aperto, sfruttando l'elemento neve, che si trasforma in un 'nemico' silenzioso ma inesorabile, che rende ancor più impervio un territorio già per sua natura ostico.
Altri elementi che caratterizzano la pellicola e la distinguono da molte altre del periodo sono l'uso della violenza, specie psicologica, inserita a dosi massicce, con punte inusitate - per l'epoca, il film è del 1959 - di sadismo e misoginia nella scene dove i banditi costringono le donne a ballare con loro e un ribaltamento dei ruoli che, con l'arrivo della banda, costringe le due fazioni, inizialmente ostili tra esse, a coalizzarsi per tentare di far fronte alla minaccia.
Notevole quindi lo scavo psicologico dei personaggi, non divisi in modo manicheistico tra buoni e cattivi, ma più sfumati, con al centro Starrett, vero fulcro della storia, che vediamo all'inizio come una persona senza scrupoli che tiene in scacco i coloni ma che poi prende in mano la vicenda e non esita a rischiare la pelle per tentare di salvarli: Robert Ryan, con il suo volto scavato e rugoso, si presta benissimo a questo ruolo e fornisce una grande performance recitativa, così come il resto del cast, dal quale spicca il capo della banda che fatica a tenere a freno i suoi sottoposti, ma dotato di un senso di lealtà e cavalleria, interpretato con eleganza e forte personalità da Burl Ives.
Suggestiva la fotografia in b/n di Russell Harlan.
Voto: 8 (visto in v.o. su YouTube).
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