Altered Carbon

Atmosfere alla Blade Runner, un intreccio cyber-punk, tanto sangue e non poco sesso: la serie fantascientifica Netflix (vietata ai minori di 18 anni) tratta dal romanzo Bay City di Richard K. Morgan fa sua l'ipotesi della trasmigrazione delle anime, resa possibile nell'ipotetico futuro grazie alla tecnologia, e racconta - in forma di thriller e con molta azione - della squilibrata società che ne conseguirebbe.

Altered Carbon - Di cosa parla

Nel mondo del 2348 il problema della morte è stato risolto. Non perché se ne sia risolto il mistero, ma perché è stata resa disponibile una tecnologia che permette di immagazzinare in un dispositivo posto alla base del cranio la coscienza e la memoria di un individuo. Se il dispositivo resta integro è possibile pertanto reinserirlo in un nuovo corpo, ridando vita al soggetto che si ritrova nuove sembianze (che possono essere anche totalmente diverse da quelle che aveva, per esempio di sesso diverso). Ideata come soluzione per i viaggi interplanetari, la tecnologia è divenuta disponibile creando però una grande diseguaglianza sociale: i ricchi si sono garantiti una sorta di immortalità trasmigrando la loro coscienza di corpo in corpo nei secoli (e grazie alla clonazione e alla sintesi possono avere il loro stesso corpo clonato o corpi di sintesi perfetti), mentre gli altri si devono adattare attendendo corpi disponibili o restando sospesi nel limbo per secoli. Vi sono poi i Neo-cattolici che - rifiutando l'alterazione del ciclo vitale - rifiutano di essere trasferiti in un nuovo corpo dopo la morte.

È in questo mondo che "rinasce", dopo 250 anni dalla sua morte, Takeshi Kovacs, l'ultimo Envoy, ovvero l'ultimo membro di una confraternita di guerrieri rivoluzionari - super addestrati e capitanati da una donna che andava sotto il nome di Quellcrist Falconer - che si opponevano al Protettorato. Immesso in un corpo che si scoprirà essere appartenuto a un uomo di nome Elias Ryker, Kovacs scopre che la sua nuova incarnazione è stata voluta e pagata da un Meth (così si chiamano - abbreviando Methuselah - Matusalemme - i miliardari immortali), Laurens Bancroft. Questi ha bisogno di un detective che risolva il mistero legato a una sua morte di cui non ha memoria: reintegrato in nuovo corpo, la sua coscienza non ha registrato come quella morte sia avvenuta. È stato ucciso? E da chi? O si è addirittura suicidato?

Kovacs - che conserva il suo spirito rivoluzionario pronto al sacrificio - è tuttavia costretto a sottostare al ricatto e assume l'incarico, iniziando a muoversi in un nuovo mondo brulicante. Intanto il tenente Ortega, un'agente di polizia sudamericana, lo tiene d'occhio, per motivi che appariranno più chiari in seguito.

Ha inizio così un'avventura - corredata di innumerevoli flashback che ci riportano al passato di Kovacs - piena di azione e thrill.

I personaggi principali

Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman) è un guerriero Envoy, membro di una setta rivoluzionaria sconfitta 250 anni prima del presente della narrazione. Viene riportato in vita, in un nuovo corpo appartenuto a Elias Ryker, per scelta di Laurens Bancroft miliardario che cerca di scoprire come sia avvenuta una sua morte misteriosa che non è stata registrata nella sua coscienza.

Kristin Ortega (Martha Higareda) è un'avvenente tenente di polizia di etnia latina. Si mette alla calcagna di Kovacs sin da subito, ma i veri motivi di questo suo pedinamento appariranno in seguito.

Laurens Bancroft (James Purefoy) è un Meth, un "immortale". Ricchissimo, potentissimo. Fa riportare in vita Kovacs, ultimo Enovy, facendogli assegnare il corpo di Ryker, per assoldarlo e scoprire chi abbia cercato di ucciderlo: un evento di cui non ha memoria e che non è stato registrato nella sua coscienza.

Poe (Chris Conner) è un'intelligenza artificiale evolutissima. In realtà, essendo una AI "è" l'hotel in cui alloggia Kovacs, è immateriale. Ha però le sembianze del custode dell'albergo stesso. Ha una curiosità appassionata verso gli umani e in alcune circostanze sempre addirittura più umano di loro.

Reileen Kawahara (Dichen Lachman) è la sorella di Kovacs. Coinvolta anche lei in passato nella ribellione capitanata da Quellcrist Falconer, è estremamente legata al fratello, dal quale era stata separata in giovane eta'.

Quellcrist Falconer (Renée Elise Goldsberry) a capo del movimento degli Envoy, appare in una serie di flashback ed è costantemente presente nei pensieri di Kovacs. Fu lei infatti ad accettarlo nel gruppo e a vedere in lui un potenziale enorme, facendone il suo braccio destro