Regia di Nicholas Kazan vedi scheda film
Nicholas Kazan, figlio di Elia, è un discreto sceneggiatore (Frances, A distanza ravvicinata, Il mistero Von Bulow, Patty - La vera storia di Patty Hearst) interessato a descrivere le ambiguità, i nodi irrisolti nella testa dei personaggi, a decifrare comportamenti vaghi e indefiniti. Questo interesse è evidente anche nella sua prima regia, intitolata Incubo d'amore. Una storia come tante. Un giovane e brillante architetto, divorziato, cerca la donna ideale e crede di trovarla finalmente in Lena (Mädchen Amick, una delle cameriere di Twin Peaks), se ne innamora e la sposa. La felicità della vita coniugale comincia ben presto ad essere offuscata dall'ombra del dubbio. E segnali inquietanti, bugie, sotterfugi, false identità fanno rapidamente precipitare la situazione. Il regista dimostra un certo talento fino a quando rimane sul filo del detto e del non detto, ma compie anche molti errori e perde, talvolta, il controllo della messa in scena. Intollerabili, le divagazioni oniriche in un luna park. Come se l'inconscio fosse una questione di clown, donne grasse e donne senza volto.
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