Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Unico film di Billy Wilder ad aggiudicarsi l'Oscar come miglior lungometraggio, "L'appartamento" è una commedia in cui il versante drammatico di una vicenda urbanissima è presente lungo tutto il racconto:il travet C.C.Baxter è un impiegato che non conta granchè su se stesso e ancor meno sulle sue doti professionali all'interno di un'agenzia assicurativa-alveare, e per avanzare di grado ha avviato una forma di compiacenza notevole,facendo sì che il proprio appartamento da scapolo funga da "scannatoio" per i suoi superiori, organizzando così una vera e propria agenda di sfruttamento delle quattro mura(e un letto, soprattutto).Finchè l'ometto, con uno scatto di orgoglio, e spinto da quella cosa che da sempre infine tutto muove, come diceva il poeta, manda a farsi fottere il massimo dirigente e si riprende un pò di dignità:di pari passo, giungerà una possibilità di felicità. Di fronte ad un carrierismo indissolubile compare e servo del Potere, l'autore di "A qualcuno piace caldo" costruì la sua personale critica, rivestendola di commedia ma fornendo le adeguate lame all'interno:Jack Lemmon, Shirley MacLaine, Fred McMurray sono interpreti di maiuscola bravura, la sceneggiatura non perde un colpo, si termina la visione riflettendo su molte cose, e una volta di più si considera quanto bello possa essere il cinema, e che bella invenzione siano stati i film.Mica scherzi.
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