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Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Regia di Elio Petri vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

di GIMON 82
10 stelle

"Noi finiamo col somigliarci,noi poliziotti coi delinquenti.Nelle parole,nelle abitudini......qualche volta perfino nei gesti....."

"Il dottore".

 

Quei gesti che raccolti in questo film sono la parabola del "potere nel potere", perchè "Indagine...." è  l'epopea d'un potere immune,ambiguo e sfrontato.

Chi lo detiene porta con sè la magnificenza d'una facciata retorica,come quella del protagonista del film.

Elio Petri,Ugo Pirro e Volontè compongono un quadro socialmente maledetto,un unione polemista,grottesca e a tratti surreale.

Componenti intrinsechi nel questurino protofascista "mimetizzato" da Volontè,straordinario come sempre nel tratteggiare una figura "di potere" che quasi "per gioco" commette un delitto.

"Indagine....." diviene cosi' un saggio kafkiano e freudiano ,pregno di stile grottesco e psicologico,composto dalla sfacciata ambientazione sessantottina come unica arma "ribelle" contro una piovra dai mille tentacoli.

Un urlo giornalistico tratto dal vigoroso soggetto scritto a quattro mani da Pirro e Petri,lo stesso Pirro assistette di persona a un infrazione stradale commessa da un poliziotto che ovviamente passo' impunito.Da qui l'idea di descriverne una meticolosa parabola,discendente e fuorviante,caratterizzata da un forte "surplus" di valenza politica.

Si potrebbe scrivere o parlarne per ore per trovare al messaggio di questo straordinario film.Un paradigma da cinema sociale fortemente attivo,attuale ed immortale nelle congetture,che rivisto oggi non ha perso nulla dello smalto originale.

Uno smalto racchiuso nel surreale e "pariolino" appartamento d'una donna borghese per ceto,ma altamente anticonvenzionale in pose e  gesti.

Quella straordinaria Florinda Bolkan,mai cosi' fascinosa nei panni dell'amante del "dottore" Volonte',il cui omicidio è solo la punta dell'Iceberg,un ambiguo gioco tra "gatto con topo",dai risvolti fortemente contrastanti.

 

Strutturalmente "Indagine...." gode a tratti d'un respiro da indagine all'americana",un  poliziesco variegato da mille sfaccettature.Il personaggio di Volontè è una metafora distorta e simbolica,quasi trascendentale per linguaggio e gesti.Egli non è nient'altro che un nevrotico vittima di se stesso e degli ingranaggi d'una macchina socio/repressiva che travolge tutti.

Un enigma umano semovente nella Roma centrale "settantiana" e periferica, a tratti surreale,nella regia che assume un respiro ricco di paradosso .Uno stile quasi innovativo per l'epoca ed esaltato dall'utilizzo sfrontato dei primi piani, di forte impatto nell'avvicinare i personaggi. 

Lo scopo di Petri è infatti quello d'ingigantire i paradossi,di avvicinarci ai visi dei personaggi che talvolta appaiono quasi "deformi",come una lente d'ingrandimento che ci restituisce un "teatro dell'assurdo" di marca politico/sociale.

Un assurdo rilevante nella forte caratterizzazione di questurini "meridionali",italioti per stampo e impregnati di dottrine da ventennio fascista.Tutto cio' appare esaltato da nevrosi sessuali che pervadono "il dottore", rendendolo un disadattato che sfoga le frustrazioni contro  insubordinati e "capelloni".Un immagine stagnante d'un "potere" dalle mille facce dove la meravigliosa ed enigmatica colonna sonora "Morriconiana" è la ciliegina sulla torta.

 

"Indagine....." appare cosi':fuorviante,ambiguo e straordinariamente venato di polemismo sotteraneo, pregno di  "humour" Kafkiano che risucchia l'ignaro cittadino Salvo Randone,uno "stagnaro" coinvolto nel pericoloso "gioco" del "Dottore".

Il confronto tra Volontè e Randone sotto il Pantheon è uno dei punti piu' alti del film,un passaggio di recitazione "elitario" che accoglie grottesco e paradosso,elementi accolti nelle straordinarie vis dei protagonisti.

Tutto termina come in un proscenio "dell'assurdo",filtrato dall'ignavia atavica d'una societa' che prova a essere smossa dai giovani contestatori.

"Ma il potere è piu' forte,gode d'una blindatura serrata,oscurata nel finale,come un qualcosa d'intangibile e fortemente "divino" che noi umani non possiamo toccare con mano....."

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