Regia di Elio Petri vedi scheda film
"Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano" questa citazione da Kafka chiude una delle opere più importanti e coraggiose della cinematografia italiana di sempre. La vicenda del borioso e squilibrato capo della sezione omicidi (e poi politica) che uccide la propria amante quasi per capriccio e che poi fa di tutto per farsi scoprire onde dimostrare la propria insospettabilità e l' importanza del potere, a distanza di ben quarant' anni, è il più esemplificativo ed attuale ritratto di società contemporanea che si potesse concepire. Scritto e diretto senza fronzoli da un Petri in stato di grazia, "Indagini su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto" è un affresco di un' Italia che non è mai cambiata, è una parabola sugli effetti del potere ed una critica feroce alla cecità e all' egoismo della classe dirigente. Incommensurabile la prova di Volontè, i suoi primi piani sono ipnotici ed il suo personaggio passa di diritto alla storia come una delle più sentite e migliori caratterizzazioni della sua carriera (e non solo della sua). Micidiale la bellezza di Florinda Bolkan e leggendarie le musiche di Ennio Morricone. Un film che andrebbe trasmesso a settimane alterne non solo in televisione ma direttamente in Parlamento, giusto a mò di monito.
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