Regia di Elio Petri vedi scheda film
Gioiello della filmografia italiana stranamente molto apprezzato alla sua uscita nella sale (dal momento che qua certi prodotti si tende a snobbarli). Da catalogare come “grottesco” piuttosto che come “poliziesco” o “drammatico” il film fa forza su una sceneggiatura tanto folle quanto geniale e su un Gian Maria Volontè a dir poco strepitoso. La pellicola prende le mosse quasi come un poliziesco, poi, progressivamente diventa sempre più grottesca (con il protagonista che fa di tutto per mostrare la propria colpevolezza e gli altri, invece, che fanno finta di non capire) e ironica, sino al paradossale e memorabile finale (sarà ripreso in vari film di genere) in cui “il cittadino al di sopra di ogni sospetto”, in una sorta di delirio onirico, cerca di provare la propria colpevolezza, mentre i suoi superiori fanno di tutto per screditare le sue affermazioni. Sufficiente per quel che concerne la regia e la fotografia, in cui si poteva fare qualcosa di meglio (comunque ciò non incide sul risultato finale). Bravissimi gli attori con un Volontè (voto: 10) immenso che non avrebbe potuto dar vita in modo migliore a un personaggio talmente deviato e narcisista e una splendida Florinda Bolkan che fornisce una prova convincente. Bravi anche tutti gli altri.
Particolare nota di merito anche per il solito Morricone alla colonna sonora. Da avere in videoteca. Voto: 9
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