Regia di Chad Stahelski vedi scheda film
La saga creata da Chad Stahelski & Derek Kolstad con il terzo capitolo diventa ufficialmente “il” franchise fondamentale per il moderno cinema d’azione, riprendendo esattamente dalla fine del secondo capitolo, con la scomunica del protagonista ad opera della Grande Tavola e la sua fuga inseguito dagli assassini di tutto il mondo che reclamano la taglia sulla sua testa di 14 milioni di dollari.
Diretto come il secondo capitolo dal solo Chad Stahelski, ex stuntman ed ex controfigura dello stesso Keanu Reeves nella Saga di Matrix, coadiuvato dal direttore della fotografia Dan Laustsen e dal montatore Evan Schiff rimette nuovamente in scena l’elogio estremo alla fisicità nel cinema, l’espressione ultima dell’azione priva di musica o parole (ma che ha richiesto comunque ben quattro sceneggiatori per inventarsi qualche interazione o una trama che potesse giustificare le innumerevoli sequenze di combattimento) ed evoluzione delle abilità scenografiche dei film di John Woo.
Sostanzialmente un gigantesco fumetto in movimento, perché come tale si inventa un mondo parallelo simile al nostro ma esageratamente iperbolico e fantastico, ed arrivato ormai al terzo capitolo John Wick consolida un suo look personalizzato che sfrutta le mode del passato (cinematografiche e non) per rilanciarle costruendovi sopra un mondo originale costruito secondo un’estetica retrò, intrigante ma verosimile solo all’apparenza, per realizzare fattivamente il sogno di un film che esista unicamente in funzione della sua componente action in un modo talmente creativo, inventivo e sorprendere da rendere superfluo qualsiasi altra cosa.
Ma questo é davvero possibile?
Forse no. Perché se l’idea in sé non é disprezzabile (almeno come sperimentazione) tuttavia sembra che più prosegue la saga (e quindi ne amplifichi sempre di più le premesse) più sia scritta peggio, con un livello di intreccio meno divertente e più involuto come se non abbia più voglia di perdere tempo con una trama che crei un senso agli scontri o ne arricchisca il fascino e la tensione narrativa
La qualità tecnica é sempre indiscutibile, le scene d’azione sempre più perfette e impeccabili ma senza una storia coinvolgente viene a mancarne il fascino e l’epica del racconto o dei personaggi, non ne comprendiamo gli obiettivi o le intenzioni in quanto finiscono semplicemente di reagire, il più spettacolarmente possibile, a quanto gli capita sullo schermo.
Insieme a Keanu Reeves, protagonista assoluto della saga, ritornano in questo terzo capitolo anche Ian McShane, Lance Reddick e Laurence Fishburne a cui si aggiungono le nuove entrate Halle Berry, Mark Dascatos, Asia Kate Dillon e Anjelica Huston.
VOTO: 5
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