Regia di Massimiliano Bruno vedi scheda film
Tornare nel 1982 attraverso un varco spazio-temporale ed essere felici...
Massimiliano Bruno si cimenta con il paradosso temporale e si dìverte a trasportaare nel 1982 tre improvvisati viaggiatori del tempo con cellulari, sigarette elettroniche e soprattutto informazioni utilissime riguardanti la Banda della Magliana.
A dire il vero, fa un po' effetto provare a scherzare su un gruppo criminale spietato e sanguinario che, al fine di estendere il suo controllo su tutta la città, eseguiva la sistematica eliminazione fisica degli avversari. Un gruppo (peraltro mai del tutto estinto e che recentemente si è fatto ancora trovare agli onori della cronaca) su cui sarebbe forse più opportuno scrivere un film sulle oscure relazioni con i Servizi o con lo stesso Vaticano.
Ma questo film non ha alcuna voglia di approfondire (anche quando cita il tesoro nascosto nella Basilica di S. Apollinare) e si limita a usare il contesto solo come pretesto per una storia in cui l'unica estrosità si basa sulla rievocazione delle partite del Mondiale '82, trionfalmente (e inaspettatamente) vinto dall'Italia.
I personaggi sono poco caratterizzati e le loro dinamiche relazionali poco convincenti. Gli attori sono tutti simpatici e le loro prove restano anche apprezzabili (soprattutto Edoardo Leo nel ruolo di un vero "cattivo").
Ma la trama appare davveromolto esile, lo sviluppo non riesce mai a catturare davvero l'interesse e - nonostante qualche citazione cinefila - e i livelli di tensione e di divertimento restano costantemente insufficienti.
Peccato.
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