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Il Corriere - The Mule

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Corriere - The Mule

di Ethan01
8 stelle

L'inarrestabile Clint Eastwood ci sorprende ancora con questo film.

Earl Stone (Clint Eastwood), un orticoltore novantenne, messo a terra dalle ristrettezze economiche, accetta di fare il corriere della droga per conto di un cartello messicano.

Ma la polizia si mette sulle sue tracce..

Mentre la maggior parte dei suoi coetanei sono ormai morti o in pensionamento forzato, l'88enne Clint Eastwood, inossidabile e mai domo, decide di rimettersi in gioco e torna a dirigere se stesso dieci anni dopo "Gran Torino".

Con "Il Corriere - The Mule" (ispirato ad una storia vera, come la maggior parte degli ultimi film di Clint Eastwood) si torna a parlare dell'America e delle sue contraddizioni, ben rappresentate dal personaggio del protagonista. Earl Stone è il classico (anti)eroe eastwoodiano: un vecchio che si ritrova solo per aver sempre anteposto il lavoro e il divertimento alla famiglia; è un sopravvissuto di un'altra epoca (tanto è vero che tutti dicono che somiglia a James Stewart) che si trova a disagio con il "modus operandi" dei giovani, i quali "non sanno aprire una lattina senza ricorrere ad internet".

Il personaggio di Eastwood è una figura ambivalente e sfaccettata, piena di contraddizioni, sostanzialmente un loser, che però alla fine sa riscattarsi: costretto a scegliere tra il lavoro e la moglie moribonda, per la prima volta nella sua vita fa la scelta giusta. E per questo finirà per pagare le conseguenze di ogni suo errore, perché alla fine tutti i nodi vengono al pettine.

La regia di Eastwood è come sempre classica e priva di inutili orpelli; la vicenda è narrata in maniera lineare, non disdegnando battute ironiche, ma senza inutili eccessi di violenza e con le scene d'azione ridotte al minimo indispensabile.

Eastwood è anche attento a valorizzare il corposo cast, che comprende attori quali Dianne Wiest, Laurence Fishburne, Bradley Cooper e Andy Garcia, nonché degli interpreti meno noti ma altrettanto bravi nella parte degli spacciatori messicani.

Infischiandosene delle mode e del "politically correct", Clint Eastwood continua a seguire coerentemente la sua idea di cinema e con "The Mule" aggiunge un altro bel tassello alla sua filmografia; un mosaico che verrà arricchito ulteriormente da "Cry Macho", da noi il 2 dicembre: sarà un grande piacere rivedere ancora una volta sul grande schermo Clint Eastwood, l'ultimo vero leone di Hollywood.

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