Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Earl (Clint Eastwood) è un vecchietto che per tutta la vita si è dedicato alla coltivazione dei fiori trascurando gli affetti familiari. Ormai sul lastrico, deciderà di fare il corriere per dei trafficanti di droga per mettere insieme un po’ di soldi.
Bisogna constatare che, giunto alla sua veneranda età, Clint Eastwood ha ancora abbastanza benzina nel serbatoio per mettere in piedi film credibili e ben fatti. Questo The Mule, in cui si ritaglia un ruolo su misura come un abito da sartoria, scorre bene, riesce a divertire, ed è una riflessione su come, anche da vecchi, è possibile rimettersi in gioco (e non per forza in maniera illegale, ça va sans dire). Mentre trasporta sacchi di droga da una parte all’altra, il venerando Earl trova il tempo per godersi la vita - gustando cibo, la compagnia di belle donne, o semplicemente canticchiando mentre guida - e per riflettere sugli sbagli compiuti. Earl deciderà infatti, per la prima volta, di trascurare “il lavoro” per raggiungere l’ex moglie gravemente malata, anche se ha dei malavitosi che lo sorvegliano palmo a palmo. Insomma, ci dice Eastwood, non è mai troppo tardi per darsi da fare e sfruttare il tempo che abbiamo a disposizione nel migliore dei modi. E, se ce lo dice lui, possiamo fidarci.
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