Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Il percorso della vita è fatto di soste, di imprevisti e di sbagli di strada, ma anche di svolte per ritrovare la giusta direzione. Ed Eastwood ha ormai imboccato la via della grandezza.
Le lezioni sulla vita non finiscono mai ed il regista-attore ha ancora la forza di invitarci al cinema per fornircene sempre una nuova, riuscendo ad amalgamare perfettamente alti contenuti ed epica del racconto attraverso un energico e vitale se stesso in un film ispirato. Una lezione sulla solitudine, sugli affetti, sulle occasioni mancate e colte, sul farsi scivolare via le avversità della vita come semplici imprevisti di un percorso stradale predeterminato al quale non sempre ci si vuole attenere, aggirando gli ostacoli con la furbizia e non con la programmazione, infischiandosene bellamente delle possibili conseguenze. Un vivere da cicala che alla fine presenta il drammatico conto, ma concede all'antieroe anche l'occasione del riscatto, quell'unica possibilità che solo i veri uomini sanno cogliere. E Clint Eastwood sa perfettamente come cogliere la sua, pizzicando le corde sentimentali giuste e colmando lo schermo con la sua potente personalità ed il suo grande talento, attraverso la sua anziana fisicità sempre più icona di un cinema vero, genuino e non plastificato. Questa è la sua grandezza. Granitico.
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