Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Earl Stone, un anziano orticoltore disperato per la propria situazione finanziaria, accetta di lavorare come corriere di droga per un cartello messicano. Le sue operazioni gli portano soldi facili, ma allo stesso tempo attirano l'attenzione di un agente della DEA.
Dopo il grande successo di Gran Torino e Sully, Eastwood torna dietro la cinepresa e dirige quelle che sarà il suo film più testamentale e psicologicamente incisivo della carriera.
Earl Stone è esattamente come il protagonista di Gran Torino, un anziano pensionato burbero, schifo e anche un pochino misantropo, che pur di salvare la vita dei suoi cari e la reputazione della sua famiglia accetta un lavoro pericoloso, rischioso e ai limiti della legalità e ciò gli porterà a dover a che fare con una bella gatta da pelare, fino poi all'arresto, al processo e l'epilogo finale con la detenzione in carcere, il cui unico barlume di speranza è rappresentato dal continuare a poter coltivare la passione che per tutta la sua vita ha esercitato anche come professione, cioè l'ortocultura.
Davvero toccante
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