Regia di William Wyler vedi scheda film
Un ritratto realistico costruito con indizzi ben disseminati, ed è cattiva psicologia. Personaggi che più ti vengono incontro e più ti sfuggono ed è arte.
Un cacciatore di dote seduce una scialba ereditiera con l'appoggio della sciocca zia della ragazza. Il padre però, un uomo intelligente e cinico, si oppone alle nozze. Il film segue il percorso della donna da una profonda insicurezza, a cui non è estranea la disistima del padre, alle illusioni dell'amore, sino all'affiorare di una personalità che rispecchia il dolore le umiliazioni subite. Wyler, con grande sobrietà e intelligenza, sottolinea i mutamenti servendosi di alcuni elementi ricorrenti (la scala della ricca casa, il telaio del ricamo) e concentra tutta la sua attenzione sulla caratterizzazione dei personaggi che risultano straordinariamente complessi, lontani da qualsiasi stereotipo. Merito suo e degli interpreti; Ralph Richarson, Miriam Hopkins e Montgomery Clift sono perfetti. Se i loro personaggi hanno più facce contemporanemanete quello di Olivia de Havilland deve mutare nel corso del film; la mia opinione sarà poco condivisa ma questa complicazione spinge l'attrice verso una recitazione più virtuosistica ed esteriore anche se con momenti di grande intensità.
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