Regia di Leonardo D'Agostini vedi scheda film
Un buon film....
Un giovanissimo asso del calcio fa sfracelli in campo ma fuori è grezzo , viziato e rissoso . Il presidente della Roma lo obbliga perciò a seguire le lezioni di un professore per imparare la disciplina ... In Italia non si sono mai girati molti film di ambientazione sportiva , nonostante l' ( esagerata ) importanza del settore nella nostra vita sociale . Questro è uno di quei pochi , anche se qui il mondo del calcio ( ai massimi livelli ! ) è solo lo sfondo per mostrare soprattutto la vita del giovane campione fuori dal campo da gioco e la nascita di un rapporto solidale di amicizia tra due protagonisti così antitetici . E non sembri assurdo affermare che questo mondo così dorato ed invidiato da tutti può essere in alcuni casi un inferno per una mente non troppo solida e matura , visti i personaggi squallidamente parassitari che vi si aggirano ( procuratori , parenti , amici , presidenti , ecc . ) , interessati spesso più ai soldi che al resto .
Del resto , i casi di giovani promesse finiti male con la carriera sportiva sono purtroppo all' ordine del giorno . Certo , non mancano nella pellicola diretta dall' esordiente romano Leonardo D' Agostini , diversi stereotipi che portano a sviluppi facilmente prevedibili , però nel suo complesso ritengo che possa definirsi ben riuscita . Stefano Accorsi si conferma un bravo attore , mentre il giovane Andrea Carpenzano risulta molto naturale e spontaneo nel ruolo del campioncino coatto ( soprannominato CR24 , mica pizza e fichi ! ) . Piccola parte , ma importante , per il sempre affidabile Massimo Popolizio . Ben girate le scene sportive e discreta anche la fotografia di Michele Paradisi . Da tutto ciò si comprende che questo film mi è piaciuto e quindi , nonostante i tanti sbiascicamenti incomprensibili in romanesco stretto , si merita il 7 .
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