Regia di Alfredo Giannetti vedi scheda film
E' il terzo e il più debole dei tre episodi della serie televisiva intitolata Tre donne, con protagonista fissa la Magnani e, a turno, un partner maschile di rilievo (qui è la volta, dopo Massimo Ranieri ed Enrico Maria Salerno, di Vittorio Caprioli). Anche qui il regista è autore unico della sceneggiatura, che però risulta la meno consistente del tris; un lieve atto di denuncia contro una società materialista che affonda fra finti sogni di benessere: il film può essere letto a questo modo, ma di certo non mette in campo argomentazioni trascendentali nè pare avere davvero granchè da dire. E' in effetti l'episodio che maggiormente respira di e con Anna Magnani, quello cucitole addosso in maniera più stretta; la produzione di Giovanni Bertolucci per la Rai richiama un validissimo cast tecnico (musiche di Ennio Morricone dirette da Bruno Nicolai, montaggio di Renato Cinquini, fotografia di Pasquale De Santis), anche se lascia un po' a desiderare per quanto riguarda quello artistico (oltre ai due nomi citati, non ne compaiono altri di rilievo). Giannetti dirigerà l'attrice romana anche l'anno successivo in Correva l'anno di grazia 1870, che risulta l'ultimo lavoro da lei interpretato se si esclude il cameo non accreditato nel coevo Roma di Fellini. 4/10.
Una prostituta avanti con gli anni decide di comprare un'auto sportiva per cambiare vita. Prende lezioni di guida e si dedica al nuovo acquisto come se fosse la sua ragione di vita; quando due autostoppisti la coinvolgono in un incidente che distrugge l'automobile, la donna neppure si arrabbia: rimane soltanto esterrefatta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta