Regia di Theo Anghelopoulos vedi scheda film
VOTO 10/10 Sono riuscito a vedere questo film, dopo averlo cercato per molti anni, in una copia scaricata dalla rete, in originale con sottotitoli, di ottima qualità (grazie e-mule!) Il film è molto lungo e racconta la storia della Grecia soprattutto nel periodo della seconda guerra mondiale e nel dopoguerra, con vari rivolgimenti politici, avendo come filo conduttore le vicende di un gruppo di attori itineranti che si esibiscono nel dramma "Golfo la pastorella". Dunque, un'opera complessa per i molti riferimenti alla storia della patria che possono sfuggire a occhi stranieri, nonchè per gli agganci perfino alla mitologia classica (fra i membri che compongono la troupe rivive il mito degli Atridi con le sue sanguinose vicende). La qualità delle immagini di Anghelopulos è altissima, con piani sequenza molto lunghi e splendidamente coreografati; lo stile è indubbiamente originale, per quanto arduo, con lunghe sequenze dove non viene proferita parola, un uso insolito e straniante della musica e del canto (spesso le canzoni sostituiscono le parole e sono veicolo unico della trasmissione del messaggio, come nella memorabile scena del confronto tra monarchici e libertari orchestrato a colpi di ugola). Un film che si rifà alla lezione brechtiana con una radicalità di sguardo profondamente innovatrice; sicuramente una visione impegnativa, da non raccomandare a spettatori in cerca di facile intrattenimento (non è un film che mira al realismo della rappresentazione, con personaggi che non hanno un autentico spessore, privati di motivazioni psicologiche e ridotti a pedine mosse dal regista-demiurgo : ma queste osservazioni non sono da leggere in un'accezione negativa). Da vedere anche più di una volta sola per coglierne meglio i dettagli e per una comprensione migliore della trama, che il regista, con i suoi continui salti temporali, rende a tratti un pò oscura (ma se si vede il film più volte tutto torna chiaro). Visione essenziale, dunque capolavoro.
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