Regia di Theo Anghelopoulos vedi scheda film
Film d'avanguardia, poema epico o divagazione lirica, excursus storico condotto con metodo brechtiano, divagazione alla Jancso e citazioni da Rosi (il corpo di Oreste ricorda quello di Salvatore Giuliano). Il film di Angelopoulos è tutto questo, condito da piani sequenza di durata biblica che raccordano brani ambientati in epoche diverse della storia greca tra il 1939 e il 1952. Film scomodo, spiazzante, filo da torcere per lo spettatore, "La recita" è un film per riflettere e per mettere alla prova un'idea troppo semplicistica di cinema, ma, secondo me, non è un capolavoro. Cinque stelline sono decisamente troppe. Anche per l'Angelopoulos che, da marxista, non ebbe paura di cominciare le riprese del film durante il regime dei Colonnelli.
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