Regia di Sergio Sollima vedi scheda film
Il duro Jeff ha una bella donna accanto,una barca sulla quale solca un mare azzurro,e un fisico prestante.Però è anche un killer che ha preferito fare altro,ritirarsi per godersi la vita,ma i giochi di pezzi grossi che lo incastrano,gli fanno perdere tutto.Come ogni buon noir comanda,il protagonista affronta un calvario per tornare libero,anche se a quel punto non è che a metà delle proprie peripezie,e ogni scoperta sarà amara:diretto da Sergio Sollima,di cui qualche anno dopo si sarebbe apprezzato il "Sandokan" televisivo,"Città violenta" è un thriller non eccelso nella trama,ben girato nelle scene d'azione,con uno schema di tradimenti come fossero matrioske.Ogni atto infame ne maschera un altro,a sua volta ancora più opportunista e vile.Logico che il baffuto sicario abbia una morale personale,e che,pur soffrendo sul proprio lato vulnerabile,la bionda dal fisico scolpito Jill Ireland (signora Bronson anche nella realtà),arriverà al finale scegliendo,coerentemente, di non imboccare la via della salvezza,e pur trovando la propria vendetta,farà in modo di compiere il proprio arco tragico.Bronson è,a modo suo,un interprete che adottava il metodo dell'understatement per tratteggiare i propri uomini dall'espressione di roccia,e mantiene l'appeal da scafato hard guy che i suoi fans amavano nonostante qualche lentezza della trama,ed è piuttosto efficace il resto del cast,dal ridente Telly Savalas al mellifluo Umberto Orsini.Notevoli gli inseguimenti in auto,ed un finale con spari non udibili ma ugualmente inesorabili.
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