Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Tolto qualsiasi freno inibitore, la direzione sopra le righe del precedente lavoro degenera nel camp più delirante. L'intenzione è folle ma per certi versi anche coraggiosa: ricostruire il Batman di Adam West nel contesto dei blockbuster hollywoodiani anni '90. A tratti stupisce la cura con cui Schumacher abbia riprodotto il serial: le inquadrature sghembe (l'uscita della batmobile dalla caverna...), la fotografia deragliata, i dialoghi da aloperidolo, villain stipendiati dal circo Orfei, la bat-carta di credito (...). Inutile dire che si tratti di un'operazione fuori tempo massimo come poche e che i momenti imbarazzanti siano talmente tanti da rendere impossibile contarli. Potrebbe essere però interessante vedere questo film come una sorta di involontario smacco alla sacralità della coerenza in ambito artistico: non si può dire che non sia coerente con sé stesso (volevano un prodotto ridicolo e quello hanno ottenuto) ma proprio in virtù di questo risulta fuori luogo. Eppure contiene probabilmente la miglior incarnazione cinematografica di Alfred (vero perno intorno al quale ruota tutta la Bat-famiglia) ed uno dei momenti più riusciti del personaggio di Batman: la redenzione finale di Mr. Freeze.
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