Regia di Simon West vedi scheda film
Nicolas Cage attore protagonista, Jerry Bruckheimer produttore. Una partenza ad handicap, indubbiamente. La visione della pellicola conferma poi le peggiori previsioni: sguardi da pesce lesso a go-go e tutto uno zang-tumb-zang-tuuum-tuuumb (ma qui le esplosioni non hanno nulla di letterario). Il problema è che se Steven Seagal ti guarda truce e ti dice "Ti spiezzo" la cosa è da prendere sul serio, perché se vuole può farlo, e questo a prescindere dalle sue doti interpretative. Ma se te lo dice il nipotino di Coppola, che sembra affetto da encefalite letargica, la cosa fa, nel migliore dei casi, sorridere. Per quanto riguarda invece il produttore figlio di immigranti ebrei tedeschi, la sua ricetta è evidente: baci e tritolo, non necessariamente in quest'ordine (i baci di solito si tengono per il finale) e non necessariamente collegati tra loro. Il risultato di questo mix letale è facilmente intuibile: enfasi, enfasi, enfasi. Ma ecco che a risollevare le sorti della pellicola arriva in soccorso un cast prestigioso: John Cusack (che però incide poco), John Malkovich (che invece incide molto: imperdibile), Colm Meaney (buona interpretazione), Danny Trajo (ormai un monumento), e poi Ving Rhames, Dave Chapelle, Mykelti Williamson, ma soprattutto Steve Buscemi, che se li mangia tutti in un boccone. L'altro ingrediente che solleva notevolmente le sorti della pellicola è l'ironia, presente in dosi massicce, talvolta macabra (vedi la rimozione del corpo del violentatore), in altri casi spiazzante e disarmante (vedi l'episodio della bambolina e l'ultima scena al casinò). Per ultimo ho tenuto la perla del film, un momento di sceneggiatura geniale, una scena che merita di entrare (se non è già entrata), nella hall of fame della storia del cinema, e che vale da sola il prezzo del dvd: l'aereo è appena decollato, la polizia non è riuscita a fermarlo, i detenuti festeggiano lo scampato pericolo ballando sulle note di "Sweet Home Alabama" dei Lynyrd Skynyrd. Steve Buscemi si rivolge a Nicolas Cage e dice lapidario: "Define Irony. Bunch of idiots dancing on a plane to a song made famous by a band that died in a plane crash" (nell'audio italiano: "Quando si dice l'ironia. Un branco di idioti che cantano e ballano un motivo reso celebre da un gruppo scomparso in un incidente aereo". Ma in inglese rende meglio). Dopo l'uscita della pellicola, l'espressione "define irony" è entrata nel linguaggio comune negli Stati Uniti, a riprova della bontà dell'idea. Per colmo di ironia il 1° agosto 2010 il "Jailbird", l'aereo usato nel film, è precipitato davvero in Alaska. Nessun sopravvissuto.
Cameron Poe è un ranger statunitense, torna a casa dalla moglie che aspetta il loro primo figlio ma uccide un balordo che, con alcuni compari, aveva l'intenzione di violentarla. Dopo otto anni di prigione viene rilasciato per buona condotta e viene imbarcato su un aereo dove però si trovano alcuni pessimi elementi. Sarà un viaggio molto tormentato....
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta