Regia di Joachim Rønning vedi scheda film
Alcuni anni dopo i fatti raccontati nel prequel, non vi è ancora pace tra umani e creature magiche. Il matrimonio tra il principe Filippo e Aurora dovrebbe portare armonia e spazzare via le diffidenze reciproche. La regina Ingrid, madre del principe, non vuole, però, la pace; coglie l'occasione per sbarazzarsi delle creature fatate e, soprattutto, di Malefica, loro protettrice e madre adottiva di Aurora. A causa degli intrighi di Ingrid, Malefica, intervenuta ad un bacnhetto, è accusata di aver addormentato il re Giovanni, padre di Filippo, con un incantesimo, ed è costretta a fuggire. Ferita, è salvata dai suoi simili - di cui non conosceva l'esistenza - desiderosi di una rivalsa verso il genere umano. Un discreto film fantastico, basato sui personaggi e gli elementi della fiaba "La Bella Addormentata", con solidi agganci alla realtà. Introduce e tratta, infatti, diversi temi che rimandano a questioni appartenenti alla nostra attualità. Il primo è legato alla comprensione; quell'elemento, che manca tra popoli e culture del mondo reale, nella terra fantastica di Malefica rende difficile la convivenza tra creature di specie e natura diversa. Un vero motivo non c'è; i venti della diffidenza e dell'intolleranza sono fatti soffiare da personaggi intenzionati a trarre vantaggio dall'insicurezza che generano. Il secondo tema è legato ad un conflitto tra personalità, che si sovrappone al conflitto tra i popoli; i due personaggi in contrapposizione sono Ingrid e Malefica. Ognuna ha un ruolo di potere ed ambizioni ben definite. Esse competono strumentalizzando il loro essere madri, poichè proiettano sui rispettivi figli i loro desideri e paure, immaginando di volere per loro il bene, ma considerandoli, di fatto una loro proprietà. Malefica, dotata di maggior raziocinio, sa quando è il momento di fermarsi; Ingrid non intende ragioni, tentando fino all'ultimo di portare a realizzazione il suo piano, che di fatto ha imbastatito in rivalsa sul marito, Giovanni, con il quale mostra di avere dei contrasti. Questi elementi legano alla realtà una vicenda fantastica, rappresentata in live-action, divertente ma sofferente di una messa in scena un po' anonima. Non mi hanno colpito ne' la ricostruzione della città degli umani, nè le sembianze delle creature fantastiche, nè le molte sequenze d'azione, certamente non innovative. Valide le caratterizzazioni dei personaggi di Malefica ed Ingrid - vere protagoniste del racconto - rispettivamente interpretate da una "trasformatissima" Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer. La narrazione bilancia dramma, avventura, sentimento, comicità, passando rapidamente da una tonalità all'altra. Come da tradizione, il finale è lieto; la cattiva regina Ingrid finisce trasformata in capra; Aurora sposa l'amato Filippo, Malefica si riunisce alla sua gente. Discreta opera d'intrattenimento, coerente seguito di Maleficent, fa passare due ore piacevoli, ma lascia poco dietro di sè.
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